Autore Redazione
giovedì
28 Maggio 2015
11:49
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Cronaca - Valenza

Arresti convalidati per i tre truffatori smascherati dal don del Duomo di Valenza

Arresti convalidati per i tre truffatori smascherati dal don del Duomo di Valenza

AGGIORNAMENTO SABATO – Sono stati convalidati gli arresti operati dai Carabinieri di Valenza per truffa aggravata in concorso, falsità materiale, sostituzione di persona e possesso di arnesi da scasso nei confronti di Massimo Minandri, di 59 anni, Luigi Manzato, di 55 anni, e Lorenzo Canepa, di 36 anni, tutti di Casale Monferrato, i primi due pregiudicati anche per reati analoghi commessi sempre ai danni di sacerdoti. In Tribunale, ieri, è stato convalidato l’arresto e nei confronti dei tre è stata disposta la scarcerazione in attesa del processo.

VALENZA – Mercoledì pomeriggio i Carabinieri di Valenza hanno arrestato per truffa aggravata in concorso, falsità materiale, sostituzione di persona e possesso di arnesi da scasso tre cittadini casalesi di 55, 59 e 36 anni. Nel mirino dei tre malviventi il parroco del Duomo di Valenza, Don Gianni Merlano. Due giorni fa il sacerdote ha ricevuto la telefonata di un sedicente notaio Bellingeri di Genova che lo ha informato di essere beneficiario di un lascito testamentale da parte di una signora di Valenza da poco deceduta. Il falso lascito consisteva in un appartamento ad Arenzano e in una somma di denaro di 92 mila euro, ma per beneficiarne il notaio chiedeva la somma di 3750 euro necessaria per gli adempimenti burocratici. Insospettito, Don Merlano ha subito avvisato i Carabinieri, dando un appuntamento al suo interlocutore in casa sua. A presentarsi il giorno dopo è stato il 36enne ma anche i Carabinieri in borghese, pronti a bloccare il truffatore dopo che aveva ricevuto i 500 euro di anticipo. Altri militari sono poi intervenuti fuori dalla chiesa, per fermare i due complici, in attesa a bordo di un’auto, soffocando subito il loro tentativo di fuga. Questi ultimi sono risultati pregiudicati per reati analoghi commessi sempre ai danni di sacerdoti. I Carabinieri hanno sequestrato i telefoni dei tre arrestati, il blocchetto delle false ricevute intestate, il falso testamento olografo e gli oggetti da scasso rinvenuti nel cofano dell’auto: pinze, cacciaviti, tenaglie, forbici, fili di ferro piegati ad uncino e lunghi 30-40 centimetri e una bomboletta di spray al peperoncino.

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