10 Giugno 2021
14:34
Con il Green Pass via libera ai turisti europei anche in provincia di Alessandria
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Il via libera definitivo del Parlamento europeo al certificato digitale Covid, con la conseguente possibilità di spostasi tra i Paesi dell’Unione Europea, rappresenta la salvezza dell’estate degli stranieri in vacanza in Italia. Da quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sulla base dei dati di Bankitalia, ritorneranno sulla nostra penisola i 28 milioni di turisti dei periodi passati, per un valore di 11.2 miliardi per il sistema turistico nazionale in spese per alloggio, trasporti, divertimenti, shopping, souvenir e soprattutto alimentazione.
Il Presidente Coldiretti Alessandria, Mauro Bianchi, ricorda appunto che il cibo è ormai la principale voce di spesa delle vacanze italiane, in un Paese che vanta il primato mondiale per la qualità dell’alimentazione. “Si tratta di una svolta importante: la scorsa estate gli arrivi dai Paesi europei sono crollati del 43% con pesanti effetti sull’economia e sull’occupazione. Il ritorno degli stranieri in vacanza anche sul nostro territorio provinciale è strategico per l’ospitalità turistica e per la ripartenza concreta dei nostri territori”, afferma.
I più attesi tra i visitatori in arrivo sono quelli provenienti da Germania, Francia e Gran Bretagna, poiché hanno tradizionalmente un’elevata capacità di spesa e il maggior numero di pernottamenti, seguiti però dagli Stati Uniti di Biden con i quali è necessario al più presto trovare un accordo. Una volta adottato dal Consiglio e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, l’entrata in vigore del green pass è previsto per il primo luglio, insieme alla “inaugurazione” della zona bianca e alla possibile riapertura delle discoteche. Un appuntamento atteso dai turisti stranieri ma anche dai nostri connazionali, soprattutto i più giovani, per garantirsi possibilità di movimento e maggiori opportunità per il tempo libero.
Il green pass è importante anche per le vacanze degli italiani che in più di un caso su tre (36%) non hanno ancora deciso la meta soprattutto per le incertezze sulle possibilità di spostamento sulla base dell’analisi Coldiretti dell’indagine di Notosondaggi.
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