Autore Redazione
lunedì
28 Giugno 2021
19:21
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Cronaca - Alessandria

Cosa sono “Circuito del territorio” e “Progetto Cultura” istituiti dalla Fondazione Slala

Cosa sono “Circuito del territorio” e “Progetto Cultura” istituiti dalla Fondazione Slala

ALESSANDRIA – Da un’idea della Regione Piemonte la Fondazione Slala ha istituito due circuiti per favorire il dialogo e il coordinamento delle iniziative di valorizzazione del Basso Piemonte. I due progetti sono stati presentati ufficialmente, durante un incontro a Palazzo Monferrato ad Alessandria, alle istituzioni delle province alessandrina e astigiana. Il primo Circuito è Derthona-Marengo-Gran Monferrato-Monferrato Astigiano e si propone “di essere soggetto facilitatore e tavolo di confronto e coordinamento in merito alle opportunità offerte dalla fermata a Tortona del treno internazionale EuroCity Alta Velocità ‘Giruno’ quale collegamento ferroviario quotidiano tra Zurigo a Genova e viceversa, gestito da Trenitalia in collaborazione con le Ferrovie Federali Svizzere“. Il secondo è il Circuito Progetto Cultura del Basso Piemonte, sarà il “soggetto facilitatore e tavolo di confronto e coordinamento per una coesione sociale che faccia leva sulla cultura come elemento di crescita. In particolare la sua attività si esplica nella definizione e realizzazione di un programma annuale di eventi rivolti all’intera comunità provinciale o ad alcune sue parti“.

La Fondazione Slala, come spiega il presidente Cesare Rossini, è il socio promotore di entrambi i Circuiti, che agiranno “in modo del tutto autonomo rispetto alla Fondazione che non si sostituisce ad alcuno e non potrebbe peraltro nemmeno farlo. Noi ci siamo mossi sulla base di due idee. La prima è quella in cui hanno fortemente creduto la Regione Piemonte con l’assessore ai Trasporti, Marco Gabusi, e il sindaco di Tortona, Federico Chiodi, che hanno trovato in Walter Finkbohner, già direttore regionale Ferrovie svizzere e professionista del settore trasporti, l’interlocutore indispensabile per il progetto della fermata a Tortona del treno internazionale EuroCity Alta Velocità ‘Giruno’. La seconda idea è stata quella di Vittoria Poggio, assessore regionale al Turismo e alla Cultura, che ruota intorno alla necessità di un ragionamento comune che unisca i territori nel nome della cultura“, e che ha trovato in Roberto Livraghi (presidente del Comitato per i 170 anni della linea Torino – Genova costituito all’interno di Slala) l’altro interlocutore diretto. In entrambi i casi, il nodo di fondo è rappresentato dalla necessità di assicurare la più efficace mobilità delle persone. La Fondazione Slala svolge il ruolo di supporto tecnico per tutti i soggetti istituzionali, cui spetta la gestione dei Circuiti.

Il Derthona-Marengo-Gran Monferrato-Monferrato Astigiano intende “operare a supporto, e non in sostituzione o in concorrenza delle realtà istituzionali già esistenti, in campo sociale, culturale al fine di concorrere a creare sinergie e relazioni volte a valorizzare il patrimonio culturale e del paesaggio del territorio Alessandrino, Astigiano, Acquese, Casalese, Novese, Ovadese, Tortonese, Valenzano e limitrofi e più in generale del Basso Piemonte; promuovere un dialogo costante e costruttivo tra gli attori istituzionali del territorio; promuovere lo sviluppo economico del territorio valorizzando l’identità e creando azioni condivise e di rete tra gli enti pubblici, gli operatori e la comunità locale“. Il Circuito progetto cultura del Basso Piemonte opererà, con analoghe modalità operative, per “concorrere a creare sinergie e relazioni volte a valorizzare il patrimonio culturale e del paesaggio del territorio Alessandrino e più in generale del Basso Piemonte“.

L’economia del turismo e della cultura può essere sviluppata attraverso attività strutturate e integrate e questi circuiti, sono le parole degli amministratori regionali, rappresentano “la cerniera che collega la rete delle attuali offerte presenti nell’Alessandrino come nell’Astigiano. Attraverso interventi strutturali e di mobilità sarà possibile valorizzare al meglio il patrimonio di questa vasta area del Piemonte“, hanno invece precisato Gabusi e Poggio.

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