6 Luglio 2021
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Il santo del giorno del 6 luglio è Santa Maria Goretti
RADIOGOLD – Il 6 luglio la Chiesa celebra Santa Maria Goretti, nata a Corinaldo nel 1890 e morta all’età di appena 12 anni. La famiglia Goretti era composta dai coniugi Luigi e Assunta, entrambi coltivatori diretti, e dai loro sette figli: Antonio (morto infante), Angelo, Maria, Mariano (detto Marino), Alessandro (detto Sandrino), Ersilia e Teresa. La vita della giovane Maria non fu molto diversa da quella dei figli di molti lavoratori agricoli che dovettero lasciare le proprie terre per cercare sostentamento altrove.
I Goretti, in cerca di una migliore occupazione, si trasferirono dapprima a Paliano, nei pressi di Anagni, e in seguito alle Ferriere di Conca, oggi frazione di Latina, assieme ai Serenelli, una famiglia amica, occupando la locale “Cascina Antica”. Nel 1900 Luigi Goretti morì di malaria e la collaborazione coi Serenelli, anch’essi in difficoltà, si fece ancora più stretta. Alessandro, secondogenito dei Serenelli, tentò diversi approcci nei confronti dell’undicenne Santa Maria Goretti, che raggiunsero il culmine nell’estate del 1902. Il 5 luglio, con la scusa di farsi rammendare dei vestiti, Alessandro attirò Maria in casa e tentò di violentarla. Di fronte all’ennesimo rifiuto e alle grida la ferì 14 volte con un punteruolo. Al processo, confermando quanto detto ai carabinieri immediatamente dopo l’arresto, Serenelli confessò di aver preparato l’arma e di aver deciso di usarla qualora la bambina gli avesse opposto resistenza. Confessò inoltre che la decisione di uccidere Santa Maria Goretti era stata in parte motivata dal desiderio di fuggire dalla vita intollerabile nei campi, nella convinzione che la vita in carcere fosse preferibile.
Santa Maria Goretti, ancora cosciente, venne trasportata all’ospedale Orsenigo di Nettuno per poi morire il giorno successivo per una setticemia conseguente a un intervento chirurgico. Alessandro Serenelli fu condannato a 30 anni di reclusione. Secondo l’agiografia, la motivazione della proclamazione della sua santità furono in primo luogo il perdono concesso da Maria al suo uccisore poco prima di morire, perdono che condusse alla conversione di Alessandro Serenelli e poi alla decisione di entrare in convento dopo aver scontato 30 anni di carcere e, in secondo luogo, il proposito fatto a 11 anni, al momento di ricevere la prima comunione, “di morire prima di commettere dei peccati“.