Autore Redazione
lunedì
8 Giugno 2015
10:20
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Cronaca - Piemonte

Gestione illecita dei rifiuti: maxi operazione dei Carabinieri e del Corpo Forestale

Gestione illecita dei rifiuti: maxi operazione dei Carabinieri e del Corpo Forestale

PIEMONTE – Importante operazione dei Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Alessandria e del Nucleo Investigativo del Corpo Forestale dello Stato di Alessandria. Alle prime luci dell’alba, nelle province di Alessandria, Pavia e Genova, i militari hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di 4 misure cautelari coercitive, 3 arresti domiciliari e 1 obbligo di firma, e 11 interdittive, divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriali per un anno, emessa dal G.I.P. del Tribunale Torino.

Le indagini sono partite nel 2011, coordinate dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Torino, Direzione Distrettuale Antimafia, e hanno permesso di acclarare un ingente traffico illecito di rifiuti, terre e rocce da scavo, derivati da lavori pubblici nel settore stradale e ferroviario e in prevalenza provenienti da siti di bonifica a carattere regionale e nazionale del genovese, torinese e del basso Piemonte destinati illecitamente a cave e impianti di recupero della provincia di Alessandria.
Nel corso dell’operazione sono stati posti sotto sequestro preventivo parte dell’impianto S.A.P. srl, di Alessandria, frazione Spinetta Marengo, l’impianto Busi Ugo, ad Alessandria, frazione Castelceriolo, il laboratorio analisi Biogest srl di Novi Ligure (ma Biogest srl ha richiesto, attraverso il suo legale, la rettifica della frase barrata, smentendo categoricamente che la Biogest srl sia stata sottoposta a sequestro preventivo* ), l’idrotecnica cava ex Vidori di Tortona, l’idrotecnica centro di recupero di Tortona in strada Vecchia per Sale, la Cava Viscarda di Sale e 25 automezzi e semirimorchi.
Il valore dei beni sequestrati è stimato in dieci milioni di euro, mentre l’illecito volume d’affari perseguito risulta pari a euro due milioni. Il danno erariale relativo all’omesso pagamento del tributo di discarica ammonta a circa euro un milione. Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni, a disposizione dell’Autorita’ Giudiziaria competente. Sono ancora in corso accertamenti rispetto al presunto danno alle matrici ambientali.

La misura coercitiva degli arresti domiciliari è scattata nei confronti di F. R., legale rappresentante dell’impresa Idrotecnica, socio accomandatario Edildertona s.a.s., socio nella Ruberto s.p.a. (ora s.r.l. in liquidazione), e dell’amministratore unico e legale rappresentante della Immobiliare Patrizia srl. di D.R., legale rappresentante della Ruberto s.p.a. (ora s.r.l. in liquidazione), gestore di fatto dell’impianto Idrotecnica.
Obbligo di firma infine per F.M.C, dipendente della Franzosi Cave s.r.l.
Infine altre 11misure cautelari interdittive del divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriali, sono scattate nei confronti di soggetti orbitanti nel settore movimento terra, gestione cave, centri di recupero/trattamento rifiuti, bonifiche ambientali e forniture di materiale inerte/edile.

 

* Richiesta rettifica Biogest S.r.l.: “In relazione agli avvenimenti che hanno portato la società Biogest S.r.l., laboratorio di analisi attivo e stimato da numerosi anni, ad essere suo malgrado al centro dell’attenzione mediatica, si tende a negare, per voce del suo legale rappresentante, la signora Franca Teresa Sogari, che ogni responsabilità della nostra azienda in merito a tali accadimenti. La dimostrazione è la non iscrizione nel registro degli indigati della signora Sogari, né del socio di minoranza, il signor Daniele Gobbo. Biogest S.r.l., pur fornendo la massima collaborazione alle autorità inquirenti, è certa di dimostrare in ogni sede la totale estraneità ai fatti al vaglio.”

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