Autore Redazione
giovedì
11 Giugno 2015
05:28
Condividi
Cronaca - Italia

Dal Senato via libera al reato di omicidio stradale

Dal Senato via libera al reato di omicidio stradale

ITALIA – Il decreto sull’omicidio stradale è passato in Senato. Il disegno di legge ha ottenuto 163 sì, 2 astenuti e 65 voti contrari. Anche in provincia di Alessandria c’era molta attesa per questo passaggio dopo i diversi casi di incidenti stradali mortali avvenuti sul territorio. Tra i casi più eclatanti l’impatto mortale avvenuto sull’A26 nell’agosto 2011. In un drammatico 13 agosto un Suv contromano stroncò la vita di quattro giovani francesi in viaggio verso le vacanze.

I pirati della strada dunque rischieranno fino a 27 anni di carcere, a tanto ammonta la pena massima per chi, alla guida in stato di ebbrezza, superando certi valori del tasso alcolemico, o sotto l’effetto di droghe, uccide più di una persona e si dà alla fuga. Senza fuga gli anni di carcere sono 18. Se invece la vittima è una, il colpevole rischia fino a 12 anni di carcere, aumentati a 18 se fugge dalla scena dell’omicidio. C’è da dire tuttavia che, come detto, la pena massima potrebbe arrivare a 27 anni, ma si tratta di un’ipotesi estremamente remota visto che il pirata della strada per avere 18 anni più la metà della pena (27 anni)  dovrebbe compiere una strage, essere ubriaco o sotto l’effetto delle droghe e infine fuggire. In questo caso però la fattispecie diventa estremamente difficile da provare perché solo alcune ore sono sufficienti per far sfumare lo stato di alterazione da alcol o droghe. Per quanto riguarda la patente, in caso di omicidio stradale, il ddl prevede una sospensione che può arrivare fino a 30 anni.

Da segnalare però che dal ddl sono state tagliate le parti che introducevano l’estensione della pena della reclusione, da sette a dieci anni, per i conducenti di veicoli che provocano la morte di una persona in seguito a un attraversamento del semaforo rosso, un’inversione del senso di marcia, un sorpasso in corrispondenza di un attraversamento pedonale.

Un elemento questo che ha già fatto infuriare diverse associazioni.

Da segnalare che il decreto ha fatto scivolare il Governo. L’esecutivo aveva dato parere contrario su tre emendamenti, il 114 e il 115, votati insieme, e il 117, ma l’Aula li aveva approvati ugualmente.

Condividi