Autore Redazione
giovedì
22 Luglio 2021
07:13
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Cronaca - Alessandria

Cambio parametri e Green Pass: non c’è l’accordo tra Governo e Regioni

Cambio parametri e Green Pass: non c’è l’accordo tra Governo e Regioni

ROMA – L’ultimo lunedì di luglio sarebbe dovuto essere il giorno del cambio dei parametri per stabilire i colori delle Regioni e sull’obbligatorietà del Green Pass. A oggi, quando di giorni ne mancano quattro con il weekend in mezzo, non c’è ancora accordo nella maggioranza e tantomeno tra Governo e Regioni. E se da una parte viene confermato che nelle prossime ore ci sarà il Consiglio dei ministri per approvare il nuovo Decreto Emergenza, dall’altra si prospetta un duro scontro tra le parti a cui il premier Mario Draghi dovrà porre rimedio.

OBBLIGO DEL GREEN PASS E LE RICHIESTE DELLE REGIONI

In questo senso le Regioni hanno messo nero su bianco le loro richieste: utilizzare il pass solo “per permettere in sicurezza la ripresa di attività fino ad oggi non consentite o limitate” come eventi sportivi, concerti, discoteche, fiere e congressi. Escludendo quindi i ristoranti, cinema, teatri, palestre, piscine che il Governo vorrebbe inserire tra i luoghi accessibili solo a chi ha effettuato il vaccino. Posizioni quindi molto differenti tra le parti. L’ipotesi che si sta facendo strada è quella di partire comunque da subito con l’obbligo del green pass per tutta una serie di attività non essenziali e da settembre estenderlo a quelle essenziali. Già dalla settimana prossima o al più tardi all’inizio d’agosto per sedersi nei bar e nei ristoranti al chiuso potrebbe essere necessario avere il pass, ottenibile in questa prima fase con una sola dose (o con il certificato di guarigione o il tampone negativo), mentre nessun obbligo ci sarà per prendere il caffè al bancone. Le due dosi saranno invece necessarie per entrare in discoteca o per prendere treni, aerei e navi a lunga percorrenza.

CAMBIO DEI PARAMETRI SUI COLORI

Con il nuovo Decreto cambieranno anche i parametri per l’assegnazione dei colori. Si resta in zona bianca se l’occupazione delle terapie intensive non supera il 20% dei posti letto a disposizione e se quella dei reparti ordinari non supera il 30%. A proporlo sono state le Regioni al Governo. Il trasporto pubblico locale non sarà tra i temi oggetto del decreto legge Covid. La decisione potrebbe arrivare insieme a quella sulla scuola per la quale, come viene confermato, la valutazione sarà fatta più avanti, alla luce dei dati su contagi e vaccinazioni.

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