Autore Redazione
sabato
7 Agosto 2021
00:05
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Cronaca - Alessandria

Il santo del giorno del 7 agosto è San Gaetano Thiene

Il santo del giorno del 7 agosto è San Gaetano Thiene

RADIOGOLD – Il 7 agosto la Chiesa celebra San Gaetano Thiene. Il Santo nacque a Vicenza nel 1480 dal conte Gasparo e da Maria da Porto. Perse in giovanissima età il padre, morto nel 1492, e la sua educazione venne curata dalla madre. Studiò diritto all’Università di Padova e il 17 luglio 1504 conseguì la laurea in utroque iure. Nel 1505 San Gaetano Thiene si fece promotore dell’edificazione della chiesa di Santa Maria Maddalena a Rampazzo nella tenuta di famiglia.

Nel 1507 si stabilì poi a Roma dove prese dimora insieme al futuro cardinale Giovanni Battista Pallavicini, vescovo di Cavaillon, presso la chiesa di San Simeone ai Coronari. Gli furono concessi poi i benefici ecclesiastici delle chiese di Santa Maria di Malo e Santa Maria di Bressanvido. Presso la Curia Romana ricoprì gli incarichi di scrittore delle lettere pontificie e protonotario apostolico.

A Roma, Gaetano si iscrisse all’Oratorio del Divino Amore e partecipò attivamente alle riunioni che si tenevano nella chiesa di Santa Dorotea presso l’Ospedale di San Giacomo degli Incurabili. Ottenuta una particolare dispensa da papa Leone X, tra il 27 e il 29 settembre 1516 ricevette gli ordini minori e il diaconato mentre il 30 settembre successivo, in occasione della festa di san Girolamo (patrono del suo casato), venne ordinato sacerdote da Francesco Bertoli, vescovo di Milopotamo.

Fece ritorno nella sua nativa Vicenza nel 1519 entrando nella compagnia dei Santi Clemente e Girolamo. Tornò a Roma nel 1527 assieme a Gian Pietro Carafa, Bonifacio de’ Colli e Paolo Consiglieri, suoi compagni all’Oratorio del Divino Amore, decise di formare una nuova fraternità di sacerdoti con il fine di riformare il clero e di restaurare e applicare una regola primitiva di vita apostolica. Proprio in quell’anno, durante il sacco di Roma, venne imprigionato nella Torre dell’Orologio in Vaticano da dove riuscì a fuggire a Venezia. Tra il 1540 e il 1543 fu preposito della comunità teatina di Venezia, poi tornò a Napoli, dove si spense nel 1547.

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