18 Giugno 2015
12:30
Piscina estiva: Soban respinge le accuse, attacca l’impresa e sostiene “noi l’avremmo aperta”
VALENZA – La piscina di Valenza continua ad alimentare polemiche e questa volta è la passata amministrazione a intervenire attraverso Paolo Soban, all’epoca vicesindaco e tra i principali curatori della vicenda. “Abbiamo deciso di avviare le procedure per la costruzione di una nuova piscina in project financing a Valenza per tre semplici motivi: la piscina di Valenza costava ogni anno alla collettività 400 mila euro. Non potevamo oggi più permetterci una spesa di tale rilevanza; la piscina coperta chiusa nel 2008 dalle precedenti amministrazioni comunali (non da noi…) non era più recuperabile; la struttura mobile invernale che ci siamo ritrovati ‘provvisoria’ (dal 2008….) non era più a norma”.
Soban ha invitato a riflettere sulle responsabilità se si fosse deciso di mantenere aperta la struttura: “Cosa sarebbe successo se si fosse fatto male un bambino? Una nota società sportiva di nuoto si sarebbe pure accollata di continuare la gestione della struttura, ma non potevamo più affidargliela, perché ribadiamo non era più a norma! È stato redatto un bando di gara per la costruzione della piscina, vinta da una Associazione Temporanea d’Impresa (ATI), che l’avrebbe poi gestita per 35 anni, prima di ritornarla al Comune. Ogni anno il Comune avrebbe dato un contributo economico per poterla utilizzare per le scuole e a favore delle categorie disagiate. Questo è il resoconto dei vari passaggi che si sono succeduti nel tempo.
1) per più di due anni abbiamo avuto incontri relativi al progetto di project financing per la costruzione della piscina.
2) ci sono stati diversi incontri prima a Torino e poi a Milano per la verifica del progetto (poi sottoposto anche al vaglio del CONI a Roma) insieme all’Istituro Credito Sportivo (ICS)
3) nel gennaio 2015 è stata avviata la verifica al progetto a cui è seguita l’autorizzazione
4) l’Ufficio Tecnico del Comune di Valenza ha ricevuto una lettera da parte dell’ATI (la società vincitrice del bando) in cui si avvisava ufficialmente dell’imminente partenza dei lavori di costruzione della nuova piscina.
Senza consultare nè avvisare della cosa alcun membro della Giunta comunale, i tecnici comunali toglievano dalla struttura tutti quegli elementi che si potevano recuperare (pannelli solari, rubinetterie, porte, etc..) che sono stati TUTTI SALVATI e depositati nelle strutture comunali.
I pannelli solari, per evitarne l’usura, sono stati installati sopra il tetto della scuola 7 Fratelli Cervi.
5) a marzo 2015 i membri dell’ATI (associazione temporanea d’impresa) incaricata di costruire la piscina ci informarono che avrebbero posto sul cancello della piscina stessa il cartello di inizio lavori visto che ormai erano prossimi ad allestire il cantiere.
Allo stesso tempo ci chiesero la disponibilità di un membro della giunta comunale per recarci a Roma al CONI per ottenere il via definitivo.
La data di questo incontro è sempre stata rinviata.
6) dopo innumerevoli incontri da noi richiesti ed effettuati è emerso che gli esponenti dell’ATI (associazione temporanea d’impresa), non avevano ancora costituito questa società, passaggio fondamentale per far partire i lavori.
Anzi, alle nostre pressanti e vibranti proteste gli stessi membri continuavano a chiederci dei continui rinvii.
7) per tutelare il legittimo interesse del Comune di Valenza e dei suoi cittadini abbiamo così deciso, trascorso il termini ultimativo di inizio dei lavori, di avviare le procedure di messa in mora della società stessa, richiedendo la cauzione fideiussoria di 370miila euro a favore delle casse Comunali.
8) nel frattempo constatato amaramente che i lavori non sarebbero partiti in tempo, abbiamo inoltre avviato le procedure per la riapertura della piscina estiva entro la fine di giugno, con un parziale rifacimento degli spogliatoi.
A riprova di questo, due settimane fa è stato inoltre predisposto un bando per la gestione della piscina estiva durante l’estate 2015, perché noi la piscina estiva l’avremmo aperta!”
Un dato quest’ultimo citato anche da Andrea Boscolo che ha riferito di aver ricevuto una richiesta per un intervento che permettesse il recupero della parte estiva. Boscolo ha parlato di un contatto a inizio maggio e di un preventivo presentato all’amministrazione per 100 mila euro senza poi aver ricevuto risposta. Contestualmente l’Ati però aveva dato il consenso alla disponibilità dell’area esterna.
Soban però ha infilato un attacco nei confronti di Boscolo sostenendo che “le foto che sono apparse in questi giorni sullo stato della piscina mostrano gli interventi di demolizione effettuati dai tecnici comunali, ma anche e soprattutto l’incuria e il degrado in cui l’ha lasciata il gestore della stagione estiva 2014, sig. Boscolo. Gestore che non è stato trovato dalla nostra amministrazione ma il cui nome è stato indicato dai membri dell’ATI. Questo soggetto è tuttoggi inadempiente nei confronti di AMV per quanto riguarda sia il canone di gestione della stessa, sia per quanto riguarda la verifica del passaggio del materiale dato a lui in dotazione“.
Per questo l’ex vicesindaco, paolo Soban sostiene “di aver agito in maniera corretta e onesta, tutelando al massimo gli interessi dell’intera città. Sia dei cittadini che utilizzavano la struttura sia di quelli che non la utilizzavano. E’ chiaro che se fossero partiti i lavori, come previsto da mesi, la piscina estiva nel 2015 non si sarebbe potuta aprire per poter tutelare al massimo l’incolumità e la sicurezza degli utenti. Non essendo partiti i lavori, ribadiamo di aver iniziato le procedure per il recupero dei soldi della fideiussione che spettano al Comune, diritto di tutti i cittadini valenzani per il disagio che stanno subendo. Con la nuova amministrazione ci auguriamo che continui ad essere tutelato il legittimo interesse della nostra Città.”