Autore Redazione
martedì
24 Agosto 2021
05:12
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Cronaca - Alessandria

Covid, dottor Chichino: “Più casi rispetto al 2020 senza vaccini? Variante è molto contagiosa”

Covid, dottor Chichino: “Più casi rispetto al 2020 senza vaccini? Variante è molto contagiosa”

ALESSANDRIA – Vaccini, contagi, anticorpi monoclonali, Green Pass e caso Garavelli. Sono tanti gli argomenti toccati su Radio Gold da Guido Chichino, direttore della Struttura di Malattie Infettive dell’Ospedale di Alessandria rispetto alla situazione coronavirus nel nostro territorio. Innanzitutto il professionista dell’Azienda Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo ha fatto il punto sul nosocomio del capoluogo: “Da un paio di settimane curiamo circa 10 pazienti covid” ha raccontato il dottor Chichino ai nostri microfoni “tutti hanno bisogno di ossigeno ad alte dosi e dei caschi cpap. 8 su 10 non sono vaccinati. Tra questi ci sono anche persone tra i 30 e 40 anni. Qualcuno non lo ha fatto per disguidi temporali, pensava di farlo dopo l’estate, qualcuno si è pentito di non averlo fatto e, tornando indietro, agirebbe diversamente ma una buona parte resta convinta delle proprie idee. Non voglio parlare di colpa parlando di chi ha scelto di non aderire alla campagna. Piuttosto, però, è stata una colpa collettiva il non essere stati in grado di far loro capire i vantaggi dei vaccini. Un conto è l’aver avuto dubbi legittimi a fronte di uno strumento nuovo per combattere un virus nuovo: ad oggi, però, a distanza di otto mesi, il fatto che non si ricoverino quasi più le persone vaccinate e che gli stessi vaccinati non muoiono rappresenta la prova provata che i vaccini funzionano. I pochi vaccinati ricoverati? Diciamo che sono 2 su 10. Uno, ad esempio, non ha sviluppato anticorpi a causa di alcuni farmaci che assume, come il cortisone, visto che soffre di una malattia reumatologica. Questo può provocare un deficit della risposta immunitaria. Finora abbiamo avuto un solo caso di persona vaccinata con anticorpi che si è anche contagiata ma aveva altri disturbi, Ricordo, inoltre che tutte le statistiche rileva che il vaccino non copre al 100%”.

Chichino ha poi confermato la bontà dei vaccini anche a fronte di alcune statistiche che possono far sorgere qualche perplessità: in Piemonte, ad esempio, la curva dei casi giornalieri di persone positive al covid cresce di più rispetto a un anno fa, quando ancora non c’erano i vaccini: “Aggiungo anche che a luglio e ad agosto del 2020 in Ospedale non avevano alcun paziente ricoverato ma la variante Delta che circola adesso è più contagiosa rispetto al ceppo originario, e poi nessuno può dire quale sarebbe la attuale situazione se quest’anno non ci fossero stati i vaccini. Inoltre, è difficile dire dal punto di vista statistico ed epidemiologico se questa è la coda della terza ondata o l’inizio della quarta. In realtà questo virus sta prendendo connotazioni non più classificabili come un anno fa, sta diventando endemico. La preoccupazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità è che tutti i popoli del mondo si vaccinino, per evitare che si formino sacche di semiresistenza dove si possano formare ceppi mutati del virus. In quel caso ci troveremmo sempre in allerta”. 

Ad oggi, quindi, secondo Chichino sono due le armi utilizzabili per combattere il virus: il vaccino e gli anticorpi monoclonali. “Rispetto a quest’ultimo aspetto proprio in questi giorni stiamo seguendo un paziente al quale abbiamo somministrato questi anticorpi ma era da due mesi che non li utilizzavamo. Il Ministero ha stabilito che tocca agli ospedali somministrarli, ma la proposta deve arrivare dai medici di base e dalle Usca. Ricordo che la finestra temporale entro la quale entrano in gioco i monoclonali dal momento del contagio è molto breve. E non ne faccio una questione di eccessivo costo: gli anticorpi monoclonali arrivano direttamente dal Ministero, ad oggi sono tanti per l’uso che se ne sta facendo. Ho sentito spesso parlare di cure domiciliari ma voglio precisare che ad oggi non esiste un’altra cura specifica per il covid. Per cure domiciliari si intende una metodica per gestire il paziente nella sua casa e non in ospedale, in certi casi è inutile ricoverarlo e lo si può gestire nella sua dimora, ad esempio se ha bisogno o meno di ossigeno. Nessuno ha la bacchetta magica: sulle cure domiciliari il Piemonte è all’avanguardia perché ha istituzionalizzato un modello già presente in provincia inizialmente ideato sulle malattie oncologiche. Ma, ripeto, ad oggi contro il covid abbiamo i vaccini per prevenire le infezioni e i monoclonali per combatterla nei primissimi giorni di insorgenza. Sulle cure domiciliari si fa un gran parlare sui social network ma dico di fare attenzione ai venditori di fumo. Ripeto: nessuno ha la bacchetta magica. Non si tratta di cure che salvano le persone ma che evitano, per quanto possibile, la loro ospedalizzazione”.

Un altro tema rovente in questa seconda estate italiana caratterizzata dall’emergenza covid è il Green Pass: “Un importante incentivo al vaccino. Se è quella la via che è stata decisa per favorire le vaccinazioni ben venga. Chi ha il Green Pass, però, dovrà comunque tenere alta la guardia. Obbligo vaccinale? Credo che anche in termini legali sia complesso adottare un provvedimento in questa direzione. Invece si possono mettere dei paletti, una sorta di obbligo indotto. Scuola? In questi giorni sto seguendo una insegnante che, per diversi motivi, non può fare il vaccino. Secondo me non è giusto che perda il lavoro. Tra l’altro bisogna anche considerare un altro aspetto: è giusto vaccinarsi per limitare il rischio contagi ma, nel suo caso, è lei che corre il pericolo principale andando a scuola, visto che non può vaccinarsi. Le ho consigliato di effettuare l’esame del tampone ogni settimana per evitare il rischio di contagiare gli altri e, per preservare se stessa, di utilizzare la mascherina e tutte le precauzioni del caso”.

Infine il dottor Chichino ha anche commentato la vicenda del medico alessandrino Pietro Luigi Garavelli, il suo collega dell’Ospedale di Novara (anche lui primario del Reparto di Malattie Infettive) che un mese fa ha rilasciato alcune dichiarazioni che hanno fatto discutere durante una manifestazione contro il Green Pass organizzata ad Alessandria: “Premetto che sono un suo amico. Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo, lo dico con benevolenza” ha sorriso Chichino “secondo me, però, ha sbagliato nell’essersi fatto coinvolgere, pur avendo precisato di non aderire alle posizioni di chi ha espresso delle critiche ai vaccini. Non voglio entrare nel merito ma come professionisti dovremmo stare fuori da queste cose. Vaccino agli under 40 (un tema sul quale proprio il dottor Garavelli aveva espresso “dubbi”, ndr)? Dico che la stessa Società di Pediatria sta invitando caldamente le famiglie a vaccinare i figli over 12″. 

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