Autore Redazione
mercoledì
25 Agosto 2021
05:12
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Cronaca - Alessandria

Tra odio social, Green Pass e complottismo l’incontro “Yoga e Libertà” con Diego Fusaro scatena le polemiche

Tra odio social, Green Pass e complottismo l’incontro “Yoga e Libertà” con Diego Fusaro scatena le polemiche

SEZZADIO – Si parlerà anche di Green Pass, restrizioni e coronavirus – “ma non di questioni mediche perché non ne abbiamo la competenza (seppur l’uno non può escludere l’altro, ndr)” – nel forum che si terrà domenica 29 agosto a Cascina Bellaria. Organizzato da due scuole di yoga, una dell’Alessandrino e una del Bolognese, l’evento vedrà tra i relatori anche il filosofo Diego Fusaro, spesso controcorrente e con una visione pandemica parallela e contraria da quella istituzionale. L’incontro, “che sarà un seminario e non una manifestazione, sia ben inteso“, ha il titolo di Yoga e Libertà. Già questo la dice lunga sulla posizione e gli argomenti che verranno toccati nel corso della giornata. Argomenti che, sui social, hanno scatenato il putiferio.

Tanto che Facebook ha bloccato e cancellato il nostro post relativo all’evento. E non è nemmeno la prima volta“, ci spiega Marco Mandrino, promotore del forum e tra i soci fondatori della scuola di Yoga oltre che uno dei titolari di Cascina Bellaria. “Non stiamo però cavalcando l’onda del malcontento. Noi già da marzo 2020, nel corso della prima ondata di Covid-19, eravamo contro a questa privazione della libertà attuata dal Governo“, aggiunge. Posizioni nette, forse discutibili, “ma comunque espresse sempre alla luce del giorno“. Anche per questo le critiche, “ma anche tanti insulti“, non sono tardate ad arrivare.

Me lo chiedo sempre più spesso e non solo guardando i commenti al post in cui annunciamo la presenza di Diego Fusaro domenica prossima (29 agosto, ndr), ma in generale. Sono convinto che una persona con un po’ di coscienza e buon senso, se vede un post/notizia/pubblicità che non gli interessa, semplicemente passa oltre. Invece sembra che in tantissimi non vedano l’ora di riversare bile sulle loro tastiere. A costoro faccio notare che attraverso i loro commenti semplicemente definiscono sé stessi, la qualità delle loro vite“, ha commentato Mandrino sui social. Un attacco ai detrattori che continua dichiarandosi “onorato di avere come ospite Diego Fusaro“, così come “sono stato onorato quest’anno di avere avuto Assalti Frontali qui da noi“. Per Mandrino “tutti coloro che hanno sprecato il loro tempo ad insultare minacciando di non venire più da noi, li ringrazio, perché mi danno la possibilità di fare un poco di pulizia dalla nostra pagina e sono certo non sentirò la loro mancanza. Se poi nessuno verrà più da noi, pazienza, significa che nella vita dovrò fare altro“.

Insulti a parte, Mandrino sottolinea come quello di domenica non sarà un corteo no-vax, no-mask e no-Green Passquanto piuttosto un momento di riflessione per parlare delle restrizioni alla libertà personale imposte dallo Stato. Si parlerà quindi non solo di pandemia ma di un’autonomia personale in senso lato“. Da qui si legge anche la decisione di chiamare come oratore principale Diego Fusaro “un personaggio divisivo ma che almeno dice il suo pensiero senza piegarsi al pensiero di massa“. Marco Mandrino sottolinea come con il filosofo “ci sia una grande affinità di pensiero” e una sintonia pressoché totale “di vedute legate all’attuale pandemia“.

Mandrino infatti si considera un “complottista, e lo rimarco con orgoglio. Non nego l’esistenza del virus, ben inteso, ma credo che sia uno come ce ne sono tanti altri. Penso che sia uscito da un laboratorio e non che abbia fatto un salto di specie come ci è stato fatto credere inizialmente. Fusaro sostiene che la storia del coronavirus venga utilizzata per fare un grande reset a livello mondiale. Sono d’accordo. Penso che si voglia cambiare la democrazia e limitare le nostre libertà come si sta già facendo“. Parole ribadite, come viene sostenuto da alcuni detrattori, nel post poi, come sostengono gli organizzatori, oscurato da Facebook e aspramente criticate da decine di utenti, a volte anche attraverso parole forti.

Photo by Adam Nieścioruk on Unsplash

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