Autore Redazione
giovedì
21 Ottobre 2021
07:29
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Cronaca - Alessandria

Uil su spesa biglietti bus: Alessandria tra le 3 città più care per abbonamento annuale

Uil su spesa biglietti bus: Alessandria tra le 3 città più care per abbonamento annuale

ALESSANDRIA – La spesa per per l’abbonamento annuale ai mezzi pubblici di una famiglia italiana tipo, due persone che lavorano e uno studente, ammonta a 817 euro medi l’anno. È la stima elaborata dalla Uil in uno studio curato dal Servizio Lavoro, Coesione e Territorio nelle città capoluogo di provincia, diretto dalla segretaria confederale Ivana Veronese. Il costo medio di un biglietto ordinario per i mezzi del trasporto pubblico in Italia, nel 2021, si aggira sull’1,30 euro con punte di 1,70. Un biglietto a tempo costa mediamente 1,38 euro con punte di 2,50 euro mentre un biglietto giornaliero costa in media 4,12 euro, con punte di 5,60 euro. L’analisi sul costo di un abbonamento ordinario annuale invece fa spiccare Alessandria. Nel report si legge infatti che la città alessandrina è la terza più cara con un costo di 473 euro, dietro solo a Catanzaro (492) e Brescia (480), contro una media totale di 310,16 euro. Il prezzo più alto per i biglietti mensili si paga a Perugia (55 euro), davanti e Genova, Trapani, Siracusa e Imperia.

Il Trasporto Pubblico Locale costituisce un elemento fondamentale del nostro vivere quotidiano che, purtroppo, sconta l’assenza di una visione strategica di medio-lungo termine necessaria ad un Paese industrializzato e turistico qual è l’Italia. Il rilancio della mobilità fra e nelle città dunque – spiega ancora la segretaria confederale Ivana Veronese – deve partire dal rispetto di regole comuni. L’obiettivo da perseguire deve essere quello della semplificazione e dell’aggregazione delle aziende che offrono questo servizio in modo tale da supportare una politica industriale che miri a superare il nanismo aziendale che oggi caratterizza in modo particolare il settore del Trasporto Pubblico Locale“. La riforma cioè, dice ancora, “deve riequilibrare i servizi nelle aree a domanda debole, guardando anche la morfologia del Paese per dare a tutti i cittadini il diritto alla mobilità”.

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