13 Luglio 2015
22:00
Dall’inizio dell’anno già 100 incidenti stradali causati da ungulati “e i risarcimenti ancora non si vedono”
ALESSANDRIA – Sono quasi 2500 gli incidenti stradali causati, negli ultimi 15 anni, dall’improvviso attraversamento di ungulati lungo le strade della provincia. Responsabili di più della metà dei sinistri, in base ai dati raccolti dalla Confederazione Italiana agricoltori, sono i caprioli. Solo nei primi mesi di questo 2015 questi ungulati risultano già coinvolti in 78 dei 102 sinistri stradali complessivamente registrati. Più staccati, ma altrettanto pericolosi, sono i cinghiali, che già 22 automobilisti hanno improvvisamente trovato lungo la loro strada. L’attraversamento degli animali selvatici, e il conseguente pericolo per gli automobilisti, è stato uno dei tempi posti con forza dai vertici della Cia durante l’incontro di lunedì mattina a Palazzo Ghilini ad Alessandria. Un problema sollevato con la stessa preoccupazione anche da svariati sindaci che hanno partecipato all’incontro, insieme ai consiglieri regionali Massimo Berutti, Walter Ottria e Domenico Ravetti e ai parlamentari Fabio Lavagno e Cristina Bargero. Il numero di incidenti, ha sottolineato ad esempio il sindaco di Costa Vescovato, Fabio Boveri, è in calo “ma solo perché gli automobilisti non denunciano più i sinistri, perché tanto sanno che i risarcimenti non ci sono”. Quello dei fondi per compensare i danni causati dalla fauna selvatica è un altro tasto dolente, anzi “dolentissimo” proprio per il mondo agricolo. I danni causati da caprioli, cinghiali, ma anche nutrie e uccelli, tra il 2013 e il 2014 hanno toccato quota 1.391.000 euro. Di questi però, hanno sottolineato il presidente Cia Gian Piero Ameglio, insieme al direttore Carlo Ricagni e al vicedirettore Giuseppe Botto, gli agricoltori ne hanno visti davvero ben pochi. Ad oggi, infatti, devono ancora essere erogati circa 831.500 euro.
Al termine del dibattito, cui hanno preso parte anche i rappresentanti degli Ambiti Territoriali di Caccia, una delegazione Cia Alessandria è stata poi ricevuta dal Prefetto Romilda Tafuri per la consegna del documento nazionale nel quale è richiesto un intervento immediato da parte delle Istituzioni. Il Prefetto ha ascoltato la relazione del presidente Ameglio e ha posto alcune domande per comprendere meglio le dinamiche sui territori della provincia. Secondo l’iter previsto, il documento consegnato sarà inoltrato al Ministero con segnalazione dell’incontro avvenuto, mentre a livello operativo il Prefetto si è mostrata interessata a mediare sulle problematiche, una volta acquisito l’aspetto giuridico insieme ai tecnici e ai funzionari che valuteranno le norme esistenti e i rapporti di competenza. È previsto quindi un nuovo incontro entro il termine dell’estate.