Autore Redazione
martedì
26 Ottobre 2021
07:18
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Cronaca - Alessandria

L’esatto momento, storia del viaggio di un uomo di 40 anni

L’esatto momento, storia del viaggio di un uomo di 40 anni

ALESSANDRIA – È disponibile il nuovo libro dell’alessandrino Marco Sali. Si intitola “L’esatto momento” e descrive la storia del viaggio di un uomo di quarant’anni, forse ancora un ragazzo, il cui nome non comparirà mai. Questo giovane potrebbe essere un qualunque uomo del suo tempo e il suo viaggio va ben oltre i 220 km di appennino ed Alpi Liguri dell’Alta Via fra le alture di Genova e Ventimiglia ma si addentra negli abissi dell’anima e delle sue paure. Per questo non ha un nome: le sue paure e la società in cui vive e che sente sgretolarsi sotto i piedi sono purtroppo una condizione comune a tanti altri della sua generazione. Nello zaino non porta con se soltanto gli attrezzi necessari a sopravvivere in autonomia ma anche tutti i dogmi e i tabù inculcati fin dall’infanzia e che lottano con la sua essenza più intima. Nel viaggio condotto completamente solo e a piedi sulle terre alte fra paesaggi selvaggi e remoti, incubi, lupi e incontri meravigliosi metterà tutto in discussione: il suo matrimonio, le sue relazioni, il suo posto nella società fino a scoprire dentro di sé una persona sconosciuta ma più genuina. Una vita diversa è possibile? Posso davvero essere libero e felice in questa vita? Sono queste le domande alle quali al termine del viaggio cercherà di trovar risposta e che lo metteranno di fronte ad una importante, coraggiosa, definitiva scelta.

L’esatto momento“, edito dalla casa editrice Dialoghi si trova nei principali store online ed è dedicato a Davide Puppo di Carpeneto, morto nel 2020 a causa di un malore sul Tobbio. Era un amico di marco Sali e compagno di diverse camminate.

L’INTRODUZIONE DEL LIBRO

Guardo la vita come il mondo che scorre fuori dal finestrino di un’automobile. A volte l’auto si ferma e tu ne scendi per entrare a far parte della vita di altri. Altre ne devi scendere per occuparti della tua. Ma ogni volta che scendi, ogni immagine che vedi passare ti cambia, diventa in qualche misura tua, apre a nuove possibilità o fa sospirare per lo scampato pericolo, ti fa sentire partecipe delle altrui esistenze, crea, almeno in me, quell’empatia per cui si inizia a preoccuparsi degli altri e ci si immedesima. Così si arriva a un punto nella vita in cui hai accumulato abbastanza immagini, raccolto abbastanza storie, vissuto abbastanza esperienze, sofferto di abbastanza frustrazioni per doverle catalogare e riordinare se vuoi analizzarle evitando di demonizzarle, se vuoi rimanere sulla via e non smarrirti.
Non occorre aver attraversato eventi epocali o esperienze limite per arrivare a quel bilancio. Basta vivere la vita di tutti giorni, ascoltare e porsi in continuazione domande. Questo libro, opera di fantasia e figlio di incubi, nasce così, senza l’ambizione di insegnare niente a nessuno ma con la sola speranza di aiutare qualcuno (voglio sperare che non tutti ne abbiano bisogno) a sentirsi meno solo mentre intraprende talune riflessioni e chissà, forse a trovare quel pizzico di coraggio che in fin dei conti manca a tutti per riprendere in mano la propria storia o per voltare pagina.
Alla fine del libro se non sarà accaduto nulla di tutto ciò ma sarà nata in voi una strana e sconosciuta voglia di camminare e visitare le terre alte mi sentirò ugualmente soddisfatto per cui signore e signori vi auguro buon viaggio.

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