Autore Redazione
giovedì
4 Novembre 2021
18:01
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Cronaca - Alessandria

L’appello di Castellazzo Soccorso: “Non si disperda l’esperienza accumulata durante la pandemia”

L’appello di Castellazzo Soccorso: “Non si disperda l’esperienza accumulata durante la pandemia”

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Lo scorso martedì si è svolta in sala consiliare del Comune di Alessandria la Commissione Politiche Sociali e Sanitarie, presieduta da Piero Castellano (Fratelli d’Italia) con l’ordine del giorno: “Castellazzo Soccorso, il suo operato e le sue problematiche legate alla pandemia”. Come ospiti erano presenti il Presidente Francesco Zanini ed Enrico Barberis, Coordinatore dei servizi d’urgenza e del centro vaccini.

“Castellazzo Soccorso è un’associazione che opera sul territorio alessandrino da trent’anni, dispone in questo momento di 120 volontari, 11 dipendenti, 15 mezzi adibiti al trasporto sanitario, automediche e ambulanze e trasporti vari” ha sottolineato Barberis “il Covid ha messo in risalto varie sfaccettature delle associazioni di volontariato, in passato si era visti come l’ambulanza che trasporta, soccorsi e incidenti stradali. Il Covid ha comportato delle problematiche nuove mettendo in enorme difficoltà tutte le associazioni di volontariato che albergano sul territorio alessandrino. Ci si è trovati di fronte ad un’epidemia, “una montagna da scalare” senza gli scarponi o con le scarpe da ginnastica, per cui irti di difficoltà. Si è partiti con nulla in mano, si è affrontata una realtà a mani nude e man mano che i giorni passavano, le condizioni sanitarie e sociali continuavano a peggiorare. La macchina organizzativa sia nostra che nazionale ha impiegato un po’ di tempo a partire. Nella fase di rodaggio si sono scoperte molte lacune da parte del servizio sanitario nazionale perché si era concentrati su una sanità diversa, invece si è dovuta fare un’inversione a 360 gradi e capire che forse la sanità territoriale era quella che poteva servire di più al cittadino, non soltanto in quella fase emergenziale, ma anche nella fase della consuetudine, che è quella di andare a casa della gente per capire come stanno le cose. Ed è in quel momento che si è capito del profondo bisogno della gente, di partecipazione, di incontro. Auspica che questa sanità che si è dispiegata nel momento emergenziale, possa continuare anche nel futuro perché il cittadino ha bisogno di una valutazione sul momento, per le fasi di monitoraggio. Si può svolgere il servizio dell’assistenza, della sanità ma anche un servizio sociale. In questo momento la Regione Piemonte sta valutando un’opportunità di riprogettare un servizio sanitario regionale sotto i profili tecnici. Chiedo al Consiglio Comunale di Alessandria, a nome anche delle altre associazioni, che l’attenzione su questo piano venga adeguatamente monitorata, in una realtà dove la città di Alessandria deve prestare attenzione affinché questa sanità non diventi territoriale. I medici del 118, dove in questo momento si denota una carenza anche come personale, vengano integrati. C’è la necessità che questo sia un percorso primario per Alessandria, e l’attenzione deve soffermarsi proprio su questo, che vengano fatti dei percorsi formativi, e come associazioni si potrebbe portare l’esperienza su tutto ciò che è successo, proporre cose innovative e soprattutto che vengano ascoltati i Sindaci. In collaborazione con il C.I.S.S.A.C.A., poi, abbiamo promosso un servizio di accoglienza di donne colpite da una violenza familiare nei loro percorsi di assistenza sanitaria su indicazione appunto del C.I.S.S.A.C.A. per quanto riguarda il Comune di Alessandria e provincia”.

“Ringrazio il Presidente Castellano per aver convocato la Commissione perché è importante approfondire particolari tematiche” ha sottolineato l’assessore alle Politiche Sanitarie Davide Buzzi Langhiun ringraziamento profondo a Castellazzo Soccorso con i due dirigenti presenti in aula, per tutto l’operato che tramite tutti i loro collaboratori, sono riusciti a fare in questo periodo veramente complicato. Non si era partiti nel migliore dei modi, si era la provincia con il tasso più alto in assoluto, ricordando quello che accadde a Tortona, alla discoteca la Cometa, dove ci furono diversi focolai, ma con il lavoro di tutti, con tutto il settore della sanità che si è mosso, con il volontariato che è stato sempre presente in maniera importante, tutte le azioni che sono state messe in piedi da tutti questi soggetti ben coordinati, ben organizzati, le cose poi si sono trasformate e si sono volte al meglio. In seguito la nostra provincia non è mai più stata sulle cronache come una provincia ricca di contagi”.

“Castellazzo Soccorso si è trasformata” ha aggiunto Enrico Barberis “da una semplice associazione di ambulanze ha allargato le proprie capacità grazie ad una squadra di sanitari composta da circa una ventina di medici, circa 25 infermieri oltre ad una trentina di amministrativi, si è riusciti ad affiancare l’Asl nelle difficoltà quando venivano chieste vaccinazioni surplus dove l’Asl non era ancora in forma e non poteva garantire. Dall’inizio si sono svolte sanificazioni, sia nei posti pubblici che a chiunque ne facesse richiesta. Ci si è poi allargati e si è affiancato nelle vaccinazioni oltre che nei tamponi e test sierologici. Siamo riusciti ad aprire circa 5 hub nel territorio, tra cui anche due importanti in due grandi aziende alessandrine, Guala e imprese orafe di Valenza, nelle quali sono state vaccinate 25.000 persone ed ancora adesso si sta lavorando accanto all’Asl per per effettuare ancora quei pochi ritardatari della prima dose ma soprattutto è partita la campagna per la terza dose. Castellazzo Soccorso ha vaccinato circa 20500 persone, l’hub delle imprese Guala 300 vaccinazioni, 2500 per quanto riguarda le aziende che hanno aderito al decreto nazionale delle vaccinazioni in imprese. Ora, oltre al centro di vaccinale di Castellazzo Soccorso, gestiscono un hub a Basaluzzo con accessi liberi, ma più che altro per iniziare a fare le terze dosi anche in quelle zone. E’ stato aperto anche un ambulatorio in Alessandria, al Cristo, che dall’inizio della pandemia è riuscito ad effettuare quasi 9000 tamponi rapidi antigenici, circa 300 molecolari e quasi 1000 test sierologici. Viste le numerose richieste oltre al servizio di 118 al Cristo, in Via Buonarroti, si è ampliato il servizio con un altro mezzo. Quindi i mezzi in servizio per Alessandria sono due. Castellazzo Soccorso è presente anche in centrale 118 con la dotazione di un’auto medica con un’equipe messa dal 118, quindi medico e infermiere, mentre l’autovettura e l’autista, quindi l’autista soccorritore viene messo a disposizione da Castellazzo Soccorso. La sede operativa di Castellazzo funziona 24h, serve tutta la periferia”.

L’auspicio del presidente Zanini, infine, è che “nel nuovo piano regionale Alessandria sia presa in considerazione. L’attenzione su questo problema deve essere al più alto livello. “I rapporti con la Regione sono sempre stati ottimi” ha rimarcato l’assessore Buzzi Langhi. I lavori della Commissione Politiche Sociali Sanitarie presieduta da Piero Castellano (Fratelli d’Italia) continueranno la settimana prossima: interverranno i referenti della Croce Verde.

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