19 Luglio 2015
22:10
Incidenti sul lavoro: Università UPO e CGIL uniti per abbassare i rischi
PROVINCIA – Stress o eccessiva sicurezza. Due fattori sottostimati, spesso causa di incidenti sul lavoro. Si è parlato anche di questo lo scorso giovedì in Prefettura, ad Alessandria, nell’ambito del workshop sulla sicurezza organizzato dal Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze Politiche dell’Università del Piemonte Orientale. Un anno e mezzo fa è stata la CGIL a dare avvio a questo progetto di studio, in collaborazione con l’ateneo, finanziato con i proventi di una causa vinta e legata proprio a queste tematiche. Un team di giuristi, sociologi ed economisti ha elaborato idee e metodologie nuove per ridurre i rischi, basate appunto sugli aspetti di natura psicologica. L’obiettivo è infatti far comprendere al lavoratore con esempi concreti e simulazioni quanto la componente emotiva possa mettere a repentaglio la sicurezza, facilitando così la percezione del rischio, al di là del rispetto della norma.
Nel 2014 si è verificato un calo netto degli infortuni sul lavoro in provincia, il -18.7% rispetto all’anno precedente ma in parallelo sono aumentati gli incidenti mortali, dai 4 del 2013 agli 11 del 2014.
Numeri che hanno indotto il direttore del DiGSPES, Salvatore Rizzello, a proporre la creazione di un osservatorio dedicato proprio alla sicurezza sul lavoro in provincia, un organismo che raccoglierebbe enti, forze dell’ordine e associazioni per fare il punto sulla situazione locale e avviare utili sinergie. Molti di questi erano presenti anche giovedì in Prefettura: CGIL, Inail, Spresal, Direzione Territoriale del Lavoro, Confindustria, Confcommercio, Confagricoltura, Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.
“Già Confagricoltura e Confindustia hanno confermato la loro disponibilità a incontrare i loro associati per individuare se c’è una impresa pilota pronta a sperimentare queste nuove metodologie” ha sottolineato il professor Salvatore Rizzello.
“Abbiamo apprezzato la ricerca svolta dall’Università. Servono soluzioni pratiche. Occorre analizzare i dati del 2013 in rapporto con la situazione di ripresa economica di oggi. Concordo con la proposta di un osservatorio: serve un monitoraggio continuo. Ricordiamoci che, per la vicenda Eternit, la nostra provincia è esposta all’attenzione nazionale su questi temi” ha dichiarato il segretario della CGIL Tonino Paparatto.