Autore Redazione
mercoledì
24 Novembre 2021
02:44
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Cronaca - Alessandria

30 anni fa l’ultimo saluto a Freddie Mercury: la musica, le storie e le curiosità della voce dei Queen

30 anni fa l’ultimo saluto a Freddie Mercury: la musica, le storie e le curiosità della voce dei Queen

RADIOGOLD – Era il 24 novembre 1991. Faceva freddo e il cielo era coperto da nuvole colme di tristezza. Era il 24 novembre 1991 e Freddie Mercury ci lasciava per sempre. Ma la scomparsa dell’uomo, oltre che dell’artista, coincideva con la nascita del mito. Perché Farrokh Bulsara, questo il suo vero nome, è stato uno dei front man più esplosivi, trasgressivi e coraggiosi mai visti su un palco. Un uomo che aveva sconvolto il pubblico ma anche stravolto il modo di concepire e fare musica.

Freddie Mercury è anche una delle più celebri vittime dell’Aids, che l’ha stroncato a soli 45 anni, nella sua residenza londinese quando la positività all’HIV era ancora una sentenza di morte. Era nato a Zanzibar e aveva ascendenze parsi e indiane. Con la sua band, insieme a Brian May, John Deacon e Roger Taylor aveva trovato la sintesi della sua personalità di rocker innamorato della lirica.

Tanti sono gli aneddoti legati alla vita del cantante. Come quello, tutto italiano, della sua presenza al Festival di Sanremo nel 1984. In quell’occasione, costretto dalle logiche Rai del tempo, a cantare in playback si esibì polemicamente tenendo lontano dalla bocca il microfono. Tante sono le biografie scritte sul front man dei Queen. Su tutte Freddie Mercury. Una biografia di Alfonso Casas per Salani. Da tenere a conto anche Freddie Mercury: una vita nelle sue parole, una sorta di autobiografia del cantante oppure Freddie Mercury. I will rock you. La biografia definitiva di Lesley-Ann Jones.

Ma la vita di Farrokh Bulsara è anche strettamente legata con quella dei Queen. La band britannica infatti ha ottenuto il successo mondiale, conservato sino a oggi, proprio grazie al suo front man. La loro fondazione risale al 1971 e il nome della band venne così spiegato da Freddie Mercury in persona: “Queen è un nome corto, semplice e facile da ricordare ed esprime poi quello che vogliamo essere, maestosi e regali. Il glam è parte di noi e vogliamo essere dandy“. In questo senso vi consigliamo di leggere Queen. La biografia ufficiale. Se invece siete amanti delle fotografie – oltre che delle storie – il consiglio è quello di leggere Freddie Mercury – la voce dei Queen: biografia e Foto Album a colori, un viaggio tra immagini e aneddoti sulla band che cambiò il rock. Nei loro lunghi anni di attività sono stati 39 gli album pubblicati dai Queen. Con il Box The Studio Collection troverete i vinili con tutti i capolavori del gruppo britannico.

Ma proviamo ora a svelare alcune curiosità: sapevate che i baffi di Freddie Mercury, una delle sue caratteristiche più iconiche, non furono mai graditi dai fans? Nei primi concerti in cui venne sfoggiato il nuovo look (i baffi risalgono agli Anni 80) gli spettatori lanciarono sul palco dei rasoi per convincere il front man a tagliarli. Per anni The show must go on venne considerata il testamento di Freddie Mercury. Il brano venne pubblicato nel disco Innuendo nel 1991, poco prima che il cantante morisse. A scrivere la canzone, tuttavia, fu prevalentemente Brian May. I Queen parteciparono al Live Aid ’85 a Wembley mettendo in scena la loro migliore esibizione di sempre, tanto che Elton John, che doveva esibirsi dopo di loro, fu tentato di non salire sul palco.

John Deacon, che ha studiato ingegneria elettronica, costruì un amplificatore personalizzato per la chitarra di Brian May, che venne chiamato Deacy Amp. Fu utilizzato prevalentemente negli anni ’70 per l’album Queen II. Brian May è considerato uno dei più grandi chitarristi rock di tutti i tempi, ma pochi sanno che per comporre musica si affidava spesso ad un pianoforte.

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