21 Luglio 2015
22:00
Ortaggi, frutta e mais “bruciati” dal sole. Il mondo agricolo in difficoltà per l’ondata di caldo africano
PROVINCIA – E’ una doppia sofferenza quella cui è costretto il mondo agricolo in questo “bollente” mese di luglio. Al lavoro sotto il sole cocente, gli agricoltori e gli allevatori lottano contro la canicola anche per “salvare” dal caldo colture e animali. Secondo Coldiretti Alessandria le ultime torride settimane avrebbero già provocato danni per 8 milioni di euro nelle aziende del territorio. Le temperature record di questo mese, con minime superiori alla media del periodo di 3.7 gradi, ha evidenziato il Presidente provinciale Coldiretti, Roberto Paravidino, stanno letteralmente “bruciando” mais, frutta e ortaggi. Problemi si stanno però riscontrando anche nelle stalle e nei pollai. Fiaccate dall’afa , le galline nelle ultime settimane hanno prodotto circa il 10% di uova in meno. Decisamente meno voraci del normale anche i maiali che hanno ridotto la loro razione giornaliera del 40%. Il caldo sta però pesando anche sulle api che preferiscono rimanere a terra, piuttosto che volare di fiore in fiore per prendere il polline.
I danni provocati dalle ultime afose settimane, ha aggiunto il Presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brondelli di Brondello, sono ben visibili a chiunque si trovi a passare vicino a un campo di mais. “Già oggi le piante sono secche. Sopportata relativamente bene la prima ondata di caldo di giugno, gli agricoltori in queste ultime settimane hanno dovuto irrigare i campi molto più del normale. Un’operazione che ha fatto lievitare i costi sostenuti dal mondo agricolo”.
In allarme per la prolungata assenza di pioggia è anche Cia Alessandria. Altre giornate senza neppure una goccia d’acqua rischiano di chiudere già ora la fienagione, ha sottolineato il Presidente provinciale Gian Piero Ameglio. Il caldo torrido, ha aggiunto, ha però già fatto penare non poco i produttori di pesche a Volpedo che hanno visto maturare la frutta molto rapidamente e, oltretutto, tutta nello stesso momento. Anche gli allevatori hanno poi il loro bel da fare nelle stalle per tenere più al fresco possibile i bovini da latte, particolarmente sensibili al caldo. “Forse l’unico settore che non è al momento in grande difficoltà per il caldo anomalo di questo mese di luglio è la viticoltura”, ha aggiunto Amelio. Le profonde radici della vite permettono alla pianta di resistere di più all’afa, “ma non all’infinito”. Per salvare le colture dal caldo gli agricoltori in questi giorni possono solo bagnare e ribagnare i campi, tenendo lo sguardo rivolto al cielo, nella speranza di veder comparire qualche nuvolone. La pioggia, se le previsioni saranno rispettate, dovrebbe arrivare nel fine settimana, ma concederà solo una piccola tregua prima di una nuova ondata di giornate torride. “Lo scorso anno – ha ricordato il Presidente Cia – in questo stesso periodo tribulavamo per controllare le infestanti ed evitare la presenza di tossine nel mais, problemi che si verificano in caso di eccessive precipitazioni. A distanza di un anno siamo invece alle prese con afa e siccità. Ormai dobbiamo rassegnarci e prenderla così come viene”.