7 Dicembre 2021
07:00
Presentata la stagione APRE 2022 al Teatro Sociale di Valenza
VALENZA – Sabato 4 dicembre è stata presentata al pubblico la nuova stagione APRE 2022 del Teatro Sociale di Valenza. Sei appuntamenti dal 22 gennaio al 25 marzo per un cartellone che si affaccia all’anno nuovo con la fiducia e la volontà di ritrovare il proprio teatro, l’incontro con la comunità, la bellezza. Sei felici incursioni tra narrazione, classici, sguardi sul contemporaneo, nuovo circo. Un caleidoscopio di emozioni che nasce nuovamente dalla gestione della cooperativa CMC/Nidodiragno produzioni,guidata da Angelo Giacobbe, per la direzione artistica di Roberto Tarasco, grazie al Comune di Valenza e Fondazione Piemonte dal Vivo.
L’appuntamento successivo porta una ventata di giovane energia in una delle opere fondamentali nella storia del teatro contemporaneo, Risveglio di primavera (29 gennaio) con i giovani attori della compagnia Potenzialievocati Multimediali per la regia di Gabriele Vacis. Frank Wedekind racconta con un’intensità ancora oggi intatta la censura e l’oppressione che il mondo degli adulti proiettano sugli adolescenti. “Quando è stato scritto questo testo, tra il 1890 e il 1891, avevano tredici anni Stalin, Albert Einstein, Robert Walser, Lev Trotsky, Paul Klee. – chiosa lo stesso Vacis – Ma nei personaggi tredicenni di allora, abbiamo scoperto, splendono gli stessi dolori dei tredicenni di oggi, i ragazzi nati nel 2008, che ascoltano Billie Eilish e XXXTentacion”. Questo spettacolo è stato il saggio della scuola del teatro Stabile di Torino sempre per tre settimane sold out ed ora viene ripreso in nuovo allestimento con gli ex allievi riuniti in una propria compagnia.
Un grande nome del teatro italiano, Alessandro Benvenuti si dona in una veste abbastanza insolita e certamente attuale, ovvero partendo dal suo vissuto, nel coraggioso Panico ma rosa. Diario di un non intubabile (11 febbraio). 59 giorni di lockdown, 59 pagine di diario che raccontano l’isolamento obbligatorio di un autore e attore privato del suo naturale habitat: il palcoscenico. Sogni e bisogni, ricordi e crudeltà, fantasie e humor. Un viaggio nella mente di un comico nel cercare un nuovo senso della vita per non impazzire…
La programmazione si chiude con un titolo cult della intensa e mai tramontata produzione di Dario Fo e Franca Rame. Coppia aperta, quasi spalancata (25 marzo) ci raggiunge con l’interpretazione di Chiara Francini, artista eclettica, amata per i suoi ruoli in teatro come sul piccolo e grande schermo qui affiancata dall’ottimo attore Alessandro Federico. Tra dialoghi e monologhi brillanti si snodano gli episodi più assurdi di una pièce molto nota: soltanto quando nel cuore di Antonia si insidia un nuovo uomo, giovane e intelligente, il marito sembra accorgersi dell’esistenza della moglie, del suo disperato bisogno di essere amata e considerata. Una commedia capace di raccontare come pochi altri testi, il mutamento della coscienza civile del belpaese dopo il ‘68.