Autore Redazione
lunedì
20 Dicembre 2021
11:01
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Cronaca - Alessandria

Come è andato il progetto “Welfare territoriale alessandrino” di Amag con AFC Consulting e As.Co. Servizi

Come è andato il progetto “Welfare territoriale alessandrino” di Amag con AFC Consulting e As.Co. Servizi

ALESSANDRIA – Si è concluso in questi giorni il Progetto “Welfare territoriale alessandrino – un modello virtuoso per le imprese” che Amag spa in qualità di soggetto capofila ha presentato insieme a AFC Consulting e As.Co. Servizi in Regione Piemonte. Il Progetto, ha visto, ai fini della sua realizzazione, la condivisione del modello di welfare aziendale con partner istituzionali, formalizzato in un accordo di Rete Territoriale per poter diffondere i dati ottenuti, gli obiettivi raggiunti e promuovere l’applicazione del modello anche in altre realtà. Avendo coinvolto le istituzioni pubbliche, una associazione di categoria che raggruppa le imprese del commercio, turismo e servizi e un ente bilaterale, espressione sia della parte datoriale che della parte dei lavoratori, questi ultimi beneficiari dei benefit del modello di welfare, si è raggiunto l’obiettivo di una diffusione più estesa dei vantaggi promossi dal progetto.

Siamo estremamente soddisfatti per essere riusciti a realizzare, come capofila, un progetto di welfare aziendale di assoluta avanguardia, ulteriormente migliorabile nei prossimi anni, ma che già oggi rappresenta un punto di riferimento, e un modello replicabile da parte di altre aziende del territorio, capace di includere ottimizzazione dell’efficienza aziendale ad un elevato grado di soddisfazione dei dipendenti”, ha spiegato Paolo Arrobbio, Presidente del Gruppo Amag.

Il numero uno dell’Azienda ha poi aggiunto: “Pur non essendo riusciti a realizzare appieno tutti i servizi inizialmente previsti a causa della pandemia (non è stato possibile ad esempio sviluppare e attivare i servizi di cura a persone non autosufficienti per l’impossibilità ad utilizzare in maniera continuativa e sistematica strutture pubbliche), la Rete è riuscita nell’intento di portare a termine il servizio di maggiordomo aziendale, condividendolo con tutte le aziende facenti parte dell’ATI. L’adozione di tale modello abbiamo visto non richiedere eccessivi sforzi economici e garantisce alle aziende che vi aderiscono un buon ritorno di soddisfazione dei lavoratori collegato ad una conseguente riduzione delle ore non lavorate per cause diverse da malattia e/o infortuni. Confrontando infatti i dati del personale nel periodo gennaio – ottobre 2021 con il medesimo periodo dell’anno 2019 (il 2020 non può essere assunto come riferimento a causa periodo pandemico) si può infatti vedere, come da prospetto allegato, che vi è stato un netto miglioramento delle ore lavorate, ed una sostanziale diminuzione delle assenze dovute a permessi (con esclusione di ferie/malattie/infortuni), mantenendosi pressochè inalterato il numero medio dei dipendenti in forza”.

Il Direttore di As.Co. Servizi Srl Alice Pedrazzi ha ribadito, come già avvenuto in altre occasioni: “La nostra società è molto interessata ad incrementare il benessere dei propri dipendenti e delle loro famiglie attraverso modalità alternative alla retribuzione. Il welfare aziendale è uno degli obiettivi primari a cui teniamo particolarmente, sia per le opportunità che offre, sia per le ricadute positive che si possono riverberare anche sulle imprese del commercio, perché ricordiamoci sempre che As.Co. Servizi è una costola della Confcommercio provinciale e questo meccanismo di premialità riconosciuto ai lavoratori è un patrimonio di disponibilità di spesa che può essere riversato sui negozi del territorio”.

Dopo le fasi preparatorie a cavallo tra la fine del 2020 e i primi mesi del 2021 che ha impegnato i promotori del progetto con capofila il Gruppo Amag nella definizione dei fabbisogni dei lavoratori e l’elaborazione di un modello di welfare aziendale, nella seconda parte dell’anno tutto è diventato operativamente esecutivo.

In un questionario somministrato ai nostri dipendenti ha prevalso l’esigenza di una figura come quella del maggiordomo aziendale, incaricata di svolgere alcune piccole commissioni per i colleghi che li aiutasse a conciliare gli orari di lavoro con la normale routine di gestione degli impegni extra lavorativi. Ecco quindi come si è arrivati ad attivare dallo scorso giugno un servizio giudicato molto utile dai fruitori. Per due volte alla settimana, il maggiordomo aziendale si è occupato di ritirare esami clinici, effettuare acquisti come medicinali, alimentari, prodotti per la persona, ecc., pagare bollette, portare/ritirare indumenti in lavanderia, e di riconsegnare le commissioni fatte rispettando i tempi prospettati”, ha proseguito Pedrazzi.

Il modello di welfare ha inoltre destato l’interesse di alcuni partner istituzionali, con i quali sono intercorsi molti scambi di opinioni negli ultimi mesi per addivenire alla sottoscrizione di un Accordo di Rete per la diffusione dei risultati ottenuti e la possibilità di replicarlo in altre realtà.

La nostra società ha dipendenti con un’età media molto giovane. Quando è iniziato questo percorso sul bando regionale per il welfare, ci è sembrato naturale voler far parte dell’ATI che vede il Gruppo Amag come capofila, credendo fortemente nei vantaggi che il welfare aziendale dà sia all’impresa che ai propri lavoratori. Gli ultimi mesi sono stati dedicati, oltre che al monitoraggio del progetto, anche all’analisi dei risultati prodotti dall’applicazione del servizio di maggiordomo aziendale in tutte le imprese che hanno dato vita all’Associazione Temporanea di imprese“, ha detto Fabio Bellinaso, Amministratore Delegato di AFC Consulting Srl – .

In conclusione Bellinaso ha spiegato che “ci siamo adoperati in questi mesi per approfondire tutti gli aspetti tecnici e operativi legati al welfare, testando in prima persona il servizio di maggiordomo aziendale. Il nostro obiettivo resta comunque arrivare a rendere questa esperienza un modello virtuoso che enfatizzi la reale potenzialità ed i numerosissimi vantaggi del sistema per tutti gli attori coinvolti. È importante capire quanto la costruzione di un modello sia fondamentale per tradurre poi in fatti concreti tutte le azioni elaborate in fase di progettazione. Una di queste è senza dubbio riuscire a creare una piattaforma di servizi di welfare che sia composta da un’offerta di imprese del territorio“.

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