23 Dicembre 2021
05:33
Covid e incertezza rovinano le feste agli albergatori: “Nessuna prospettiva adeguata per tenere aperto”
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Pericolo nuove restrizioni, aumento dei contagi e una quarta ondata che sta rovinando le feste a migliaia di italiani. Saranno un Natale e un Capodanno in costante evoluzione che però metteranno a dura prova, ancora una volta, il settore del turismo. A dirla tutta, almeno per ora, le previsioni per le festività in Piemonte sono positive specialmente nelle località di montagna, ma lontane da un quadro di tutto esaurito. La presenza maggiore è quella dei turisti italiani, mentre è ancora una volta notevolmente calata quella degli stranieri. Questa la previsione della Federalberghi piemontese.
E sul fronte alessandrino? “Gli albergatori stanno vivendo questo periodo con molta apprensione“, ci spiega Giovanna Scacheri. La presidente di Federalberghi della provincia di Alessandria ha inoltre sottolineato che “nelle scorse settimane le strutture ricettive hanno sostenuto l’ennesimo sforzo adeguandosi alle nuove indicazioni sul Green Pass e sul certificato verde rafforzato con il presupposto che il contributo di tutti avrebbe consentito un sereno svolgimento delle attività economiche e sociali. Invece le recenti restrizioni hanno creato uno scenario scoraggiante“.
Sulle prospettive turistiche – anche interne – in vista di Natale e Capodanno per Scacheri “non ci sono prospettive adeguate per tenere aperte in questo periodo festivo le strutture alberghiere. Tanti hotel di Alessandria e provincia saranno chiusi dal 24 dicembre alcuni riapriranno il 27 altri il 30 o il 9 gennaio“. Il motivo è presto detto: “La stretta per tutelare l’Italia dalla variante Omicron in vigore dal 16 dicembre sino al 31 gennaio rende più difficile i viaggi degli stranieri prevedendo test per i vaccinati e quarantena per i non vaccinati“.
Secondo Scacheri “mancheranno dunque gli stranieri e il turismo business già fortemente ridotto subirà un’ulteriore contrazione. Alla luce della proroga dello stato di emergenza e per la sopravvivenza delle imprese alberghiere si richiedono adeguate misure di sostegno del settore dall’esonero dei costi fissi che gravano sulle imprese quali l’imu alla proroga dei crediti di imposta sugli affitti. Soltanto con indennizzi adeguati, statali e degli enti locali ,il nostro settore potrà sperare di uscire dalla crisi economica ed è con questa speranza che affronteremo il 2022“.
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