Autore Redazione
lunedì
27 Luglio 2015
14:46
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Cronaca - Alessandria

Rossa sui migranti: situazione ora critica per Alessandria. Chiesta collaborazione di tutti i sindaci

Rossa sui migranti: situazione ora critica per Alessandria. Chiesta collaborazione di tutti i sindaci

AGGIORNAMENTO ORE 19.30: Sono circa 100 i migranti arrivanti in provincia di Alessandria nelle ultime settimane. Quindici sono stati trasferiti ad Alessandria, 24 a Basaluzzo, gli altri 60 divisi nei piccoli Comuni del casalese. Ora il nostro territorio sta ospitando circa 600 profughi. 

Nel summit di questo lunedì in Prefettura tra il Prefetto Romilda Tafuri e i sindaci del territorio il primo cittadino di Tortona Gianluca Bardone, a nome dei colleghi, ha chiesto precisi riferimenti numerici e previsioni temporali per le eventuali assegnazioni di profughi. Per entrambe le domande, hanno fatto sapere dall’amministrazione tortonese, non è stato possibile ottenere risposte precise. In particolare, poi, Gianluca Bardone ha sottolineato che il Comune non ha immobili di proprietà disponibili, ad eccezione della casa di riposo Cora Kennedy dove si può ipotizzare di ospitare al massimo altri due profughi rispetto agli attuali e non può offrire di più in termini di accoglienza diretta. Nel ribadire la sua contrarietà alla concentrazione di decine di profughi presso un’unica struttura, che diventerebbe assimilabile ad un centro di accoglienza temporanea, Bardone ha auspicato che ogni Casa di riposo del territorio risponda positivamente, nei limiti delle proprie disponibilità.

ALESSANDRIA – Il sindaco di Alessandria, e Presidente della Provincia, Rita Rossa, ha invitato i primi cittadini del territorio a condividere il processo di accoglienza dei richiedenti asilo in arrivo sul territorio. Alessandria, ha spiegato il sindaco del capoluogo, ha visto salire il numero di migranti negli ultimi giorni a 300 unità. “Mi rendo conto – ha affermato – che siamo di fronte ad una catastrofe umana , ma per farvi fronte è necessario un patto fra persone responsabili che coinvolga tutti i sindaci della provincia. Se ognuno dei 190 comuni della provincia si facesse carico di accoglierne 3 o 4 (e qualche decina nei comuni centri zona) potremmo far fronte all’emergenza senza che nessuno debba affrontare il problema di una concentrazione di grandi numeri con i pericoli che comporta e a tutela degli stessi richiedenti asilo.
Alessandria ha già fatto la propria parte. Occorre favorire una reale integrazione che può avvenire inserendo piccoli gruppi di persone in zone con un forte tessuto sociale in grado di inserirli senza grandi traumi. È poi necessario che vengano al più presto semplificate le procedure per poter utilizzare queste persone per semplici lavoretti urbani (sfalcio dell’erba, pulizia delle strade…) che permettano loro di avere una vita attiva”.
Rita Rossa ha quindi sottolineato come ora la situazione per Alessandria stia cominciando a divenire critica: “ovviamente nessuno si augura la nascita di tendopoli o sistemazioni di fortuna e dobbiamo dare atto al Prefetto di aver finora gestito l’emergenza con grande razionalità. Ma ora per Alessandria la situazione sta diventando critica tanto che persino la Comunità di San Benedetto al Porto, che da sempre si è occupata e si occupa di questi problemi, ne ha rilevato la criticità. Siamo consapevoli che fra i poteri del Prefetto c’è anche quello di requisire spazi per assegnarli a questa emergenza e proprio per questo ci appelliamo al senso di responsabilità di tutti”.

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