20 Gennaio 2022
19:03
Covid a scuola, i sindacati scrivono al Prefetto: “Difficoltà notevoli e sistema carente”
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Una ripresa delle lezioni complicata in provincia di Alessandria. L’aumento dei casi covid ha infatti creato non poche difficoltà alle scuole del territorio. Per questo i segretari provinciali dei sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal hanno scritto una lettera al Prefetto Francesco Zito, segnalando le tante criticità.
Serena Morando, Carlo Cervi, Giovanni Guglielmi e Maria Grazia Bodellini hanno infatti evidenziato innanzitutto “quanto sta emergendo a seguito delle nuove norme e circolari diramate recentemente per la gestione della pandemia: rileviamo che il crescente aumento di casi di positività comporta notevoli difficoltà a svolgere con tempestività azioni efficaci di contact tracing, gestione tamponi ed emissione dei provvedimenti di isolamento/quarantena”.
Nelle norme emanate si dice ad esempio che “i requisiti per poter frequentare in presenza, seppur in regime di Auto – sorveglianza, devono essere dimostrati dall’alunno interessato. L’istituzione scolastica, per effetto dell’intervento legislativo, è abilitata a prendere conoscenza dello stato vaccinale degli studenti in questo specifico caso. Ai sensi di quanto previsto dalla norma di legge, infatti, nell’ipotesi in cui si siano verificati due casi positivi nella classe, è consentito proseguire la didattica in presenza solamente per coloro che diano dimostrazione di avere concluso il ciclo”.
“Nutriamo forti preoccupazioni sulla gestione ed archiviazione di ulteriori dati sensibili da parte degli Istituti Scolastici, già oberati dalla considerevole mole di lavoro imposta dalla gestione della pandemia, che si è aggiunta al sempre più pesante lavoro ordinario quotidiano. Del pari, la constatazione che nella situazione attuale sia le ASL che i Medici/Pediatri di libera scelta (MMG/PLS) non riescono ad emettere, a tutti gli aventi diritto e con tempestività, attestati/certificazioni di guarigione/fine quarantena desta in tutti noi forti preoccupazioni. Non da meno risulta la gestione delle quarantene che, non prevedendo strumenti informatici di supporto, lascia le scuole in balia di soluzioni gestionali che tentano di sopperire alle carenze del sistema”.
“Dalla verifica dei vaccinati in casi di due positività nelle classi della scuola secondaria alla gestione dei contatti stretti (per citare solo alcune delle complicazioni) l’abbondanza di casistiche e situazioni pone dirigenti e personale nella condizione di commettere errori con facilità. Tenere le scuole aperte è una priorità che ognuno di noi affronta con grande attenzione. Al contempo è però necessario dotare le Istituzioni scolastiche di protocolli semplici, norme che ne legittimino l’operato affinché non vi sia dubbio alcuno sulla non violazione di dati personali o sensibili unitamente a strumenti informatici che semplifichino il lavoro delle segreterie e della gestione delle molteplici casistiche”.
I sindacati hanno quindi chiesto al Prefetto “di comunicare le estreme difficoltà nelle quali dirigenti e personale si ritrovano affinché li si possa dotare di strumenti idonei alla gestione della pandemia e di tutte le casistiche e complicazioni che Ministeri e Regioni vorranno introdurre”.