Autore Redazione
domenica
23 Gennaio 2022
12:08
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Cronaca - Alessandria

Ospedale di Alessandria chiude le celebrazioni di S. Antonio ricordando i suoi benefattori

Ospedale di Alessandria chiude le celebrazioni di S. Antonio ricordando i suoi benefattori

ALESSANDRIA – Si è conclusa con un appuntamento dedicato alla storia dell’Ospedale di Alessandria e dei suoi benefattori la settimana di celebrazioni di Sant’Antonio, patrono a cui è intitolato il presidio Civile dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria insieme a San Biagio.

Insieme ad Adriano Antonioletti Boratto, Vice Capo Delegazione del FAI di Alessandria e delegato ai Beni Culturali, sono state quindi ricordate figure importanti che si sono succedute nel panorama della filantropia legata all’Ospedale: dai primi benefattori che donavano per istituire un posto letto in più nello Spedal Grande a personaggi di grande rilievo come Solia, che ha dato origine a un’opera pia per le puerpere senza marito, e Papa Pio V, che ha permesso la costruzione stessa del nuovo ospedale, fino ad arrivare al Novecento con la famiglia Borsalino, responsabile del rinnovo del volto di Alessandria oltre che dei suoi presidi ospedalieri, e ai giorni nostri con i numerosi donatori e volontari che sempre supportano i reparti, i professionisti e i pazienti. Un focus è stato quindi dedicato alle costruzioni di Arnaldo e Ignazio Gardella, patrimonio del Razionalismo italiano, tra cui la Chiesa che si trova nel parco del Presidio Riabilitativo Borsalino con la quale l’Ospedale, proprio grazie all’impegno dei volontari del FAI e all’interesse dell’intera cittadinanza, nel 2021 ha vinto i Luoghi della Salute FAI ed è arrivato quinto in Italia per i Luoghi del Cuore.

Una storia che, come si è visto, vede intrecciarsi lo sviluppo della comunità, delle sue credenze e dei suoi bisogni di salute con il cambiamento architettonico degli ospedali della città (da 12 a 1 formato da più presidi) che riflette il concetto di cura di ciascuna epoca. Ragionando quindi su come si è modificata nel tempo la funzione dell’ospedale, Antonioletti ha sottolineato come ancora oggi sia forte l’attenzione dei benefattori nei confronti dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, ma anche come ora sia necessario sostenerla nella sua nuova missione: la ricerca e il percorso di riconoscimento a IRCCS per le Patologie Ambientali e il Mesotelioma, coordinato dal Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione diretto dal Dr. Antonio Maconi, attraverso Solidal per la Ricerca. Un aspetto toccato anche dalle numerose autorità che anche quest’anno hanno voluto far sentire la loro vicinanza all’Ospedale in occasione di Sant’Antonio: Luigi Genesio Icardi, Assessore alla Sanità Regione Piemonte, Enrico Bussalino, Presidente Provincia di Alessandria, Luciano Mariano, Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Gian Paolo Coscia, Presidente Camera di Commercio di Alessandria e Asti, Manuela Ulandi, Vicepresidente Fondazione Solidal.

Ecco perché si è voluto terminare il ciclo di incontri con un evento dedicato alla storia dell’Ospedale, dai suoi Santi Antonio e Biagio già legati in qualche modo al concetto di “patologie ambientali” ad oggi, poiché in questa fase di trasformazione la proiezione verso il futuro deve necessariamente reggersi sulle solide basi della storia passata.

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