Autore Redazione
mercoledì
2 Febbraio 2022
19:32
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Cronaca - Alessandria

Covid a scuola, nuove regole: dalle elementari in su didattica a distanza solo per i non vaccinati

Covid a scuola, nuove regole: dalle elementari in su didattica a distanza solo per i non vaccinati

ITALIA – L’ultimo decreto anti covid approvato nel Consiglio dei Ministri di oggi ha introdotto nuove regole sul fronte scuola, che dovrebbero entrare in vigore dal 7 febbraio. Come riportato da AdnKronos all’asilo le lezioni si svolgeranno in presenza fino al quinto caso di positività in classe. Dal sesto caso scatterà la dad per tutti. Alle elementari dal sesto caso di positività scatterà la didattica a distanza per 5 giorni solo per i bambini non vaccinati. Alle scuole medie e superiori la dad scatterà dal terzo caso e, anche in questo caso, varrà solo per gli studenti non vaccinati e per 5 giorni.

“La scuola in presenza è da sempre la priorità di questo governo – ha dichiarato il premier Mario Draghi “veniamo incontro alle esigenze delle famiglie, che trovano il regime attuale delle quarantene troppo complicato e restrittivo. Vogliamo limitare di molto l’uso della didattica a distanza, per permettere a un numero sempre maggiore dei nostri bambini e ragazzi di andare in classe. Vogliamo un Italia sempre più aperta, soprattutto per i nostri ragazzi”.

“Abbiamo deciso che i vaccinati non andranno più in Dad” ha sottolineato il ministro Roberto Speranza in conferenza stampa, come riportato da AdnKronos “è un messaggio molto forte, molto chiaro. Perché riteniamo che sia giusto, a questo punto della pandemia, che chi si è vaccinato possa evitare la Dad. Il tema della scuola è stato quello più rilevante, su cui c’è stata la discussione più significativa nel nostro Consiglio dei ministri. Sulla scuola abbiamo fatto scelte molto forti”, ha aggiunto il ministro, sostenendo che “è il cuore del nostro Paese. Quindi se dobbiamo far qualcosa, dobbiamo farla prima di tutto nelle nostre scuole. E noi vogliamo lavorare per ridurre il più possibile la didattica a distanza e creare condizioni per cui i nostri figli possano, il più possibile, continuare a frequentare in presenza le nostre classi. Ci siamo mossi dentro questo spirito”.

“Stiamo marciando verso una nuova normalità con tutta la cautela che ci deve essere perché il virus c’è ancora ed è significativamente presente, sia nelle scuole che nelle nostre vite” ha detto il ministro dell’Istruzione, Patrizio BianchiMa le scuole  non sono separate rispetto a tutto il Paese. Nelle scuole abbiamo consolidato una indicazione sui ragazzi più grandi cioè della scuola secondaria. Lì vi é un tasso di vaccinazione molto alto ma vi è anche una didattica che essendo più trasmissiva, permette di avere in maniera più agevole la capacità di andare fin dal secondo caso in didattica mista. Che da un segnale molto chiaro che il Governo vuole dare verso la vaccinazione”.

I ministri della Lega non hanno partecipato al voto perché, secondo il Carroccio, “le nuove norme discriminano i bambini non vaccinati”.

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