Autore Redazione
mercoledì
23 Febbraio 2022
15:16
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Cronaca - Alessandria

Fuoco e fiamme in una cella del carcere di San Michele: un agente intossicato

Fuoco e fiamme in una cella del carcere di San Michele: un agente intossicato

ALESSANDRIA – Mercoledì di follia. Il Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria Sappe ha definito così quello che è avvenuto oggi nel Carcere San Michele di Alessandria. Secondo quanto riferito dal Sappe, infatti, “verso le 13 un detenuto di nazionalità straniera, senza un motivo apparente ha incendiato un materasso dopo aver distrutto tutto quello che aveva all’interno della cella. È stato provvidenziale l’intervento dell’Agente di Polizia Penitenziaria della Sezione che ha tratto in salvo il detenuto ed è riuscito a domare le fiamme. Ancora una volta la professionalità e la prontezza della Polizia Penitenziaria hanno evitato il peggio. L’agente è stato accompagnato al nosocomio cittadino per le cure del caso. A lui va l’apprezzamento e la solidarietà del Sappe, primo Sindacato del Corpo di Polizia Penitenziaria, che per l’ennesima volta si vede costretto a denunciare le gravi problematiche che assillano ormai da tempo le carceri piemontesi”.

“Colpa e conseguenza della protesta sconsiderata e incomprensibile di un detenuto che ha appiccato un incendio nella cella dov’erano ristretto, dando fuoco a tutto quello che vi era all’interno”, ha spiegato Vicente Santilli, segretario regionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, il primo e più rappresentativo della Categoria.

Solidarietà e parole di apprezzamento per la professionalità, il coraggio e lo spirito di servizio dimostrati dai poliziotti penitenziari di Alessandria S.Michele arriva anche da Donato Capece, segretario generale del Sappe: “E’ solamente grazie a loro, agli eroi silenziosi con il Basco Azzurro a cui va il ringraziamento del SAPPE per quello che fanno ogni giorno, se le carceri reggono alle costanti criticità penitenziarie. Ormai è un bollettino di guerra e le vittime sono sempre le stesse: le donne e gli uomini in divisa della Polizia Penitenziaria. Occorrono interventi immediati e strutturali che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario intervenendo in primis sul regime custodiale aperto. Ed invece dalla Ministra della Giustizia Cartabia non si vedono provvedimenti e soluzioni. Ogni giorno nelle carceri italiani succede qualcosa, ed è quasi diventato ordinario denunciare quel che accade tra le sbarre. Ripeto: nel carcere di S.Michele ad Alessandria il tempestivo intervento dei poliziotti, con grande senso di responsabilità coraggio e professionalità, ha permesso di evitare più gravi e tragiche conseguenze. Ed è per questo che il SAPPE ringrazia di cuore a tutto il personale di Polizia Penitenziaria che, con professionalità e abnegazione, hanno evitato che tutte queste situazioni diventassero ancora più drammatiche”.

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