Autore Redazione
giovedì
3 Marzo 2022
10:03
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Cronaca - Alessandria

Carburanti: prezzi salgono oltre livelli record del 2008

Carburanti: prezzi salgono oltre livelli record del 2008

ITALIA – Il prezzo di un barile di petrolio Brent, il punto di riferimento per l’Europa, ha superato la soglia dei 119 dollari giovedì per la prima volta dal 2013, in mezzo alla crisi causata dall’invasione della Russia in Ucraina e dopo che l’Opec+ ha deciso di mantenere il previsto aumento graduale della produzione. Di conseguenza, il prezzo di un barile di greggio Brent ha raggiunto un massimo intraday di 119,77 dollari, in aumento di quasi il 6% dalla chiusura di mercoledì.

Questa è la prima volta che il Brent ha superato la soglia dei 119 dollari al barile dal febbraio 2013 e il costo più alto del greggio di riferimento europeo dal 26 aprile 2012. Infatti, l’ultima volta che il greggio Brent ha superato i 120 dollari al barile è stato il 25 aprile 2012.

Nel frattempo, il prezzo di un barile di petrolio West Texas Intermediate (Wti), il punto di riferimento per gli Stati Uniti, continua a salire e oggi viene scambiato a 116,57 dollari, rispetto ai 110,60 dollari della chiusura precedente. Finora quest’anno, il prezzo di un barile di Brent è aumentato del 51%, mentre il costo del Wti è aumentato del 55%.

Mercoledì, l’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (Opec) e i suoi alleati, il gruppo noto come Opec+, hanno deciso di aumentare la loro produzione comune di petrolio di 400.000 barili al giorno.

Così, dal mese prossimo, la produzione Opec+ salirà a 41,694 milioni di barili al giorno, rispetto alla quota di 41,294 milioni di barili al giorno fissata per marzo.

Il gruppo di paesi, che comprende l’Opec e paesi alleati come Russia, Messico e Kazakistan, ha concluso che i fondamentali del mercato del greggio e le prospettive indicano un “mercato ben equilibrato”. Inoltre, hanno assicurato che l’attuale “volatilità” dei prezzi non è causata da problemi fondamentali ma da ragioni geopolitiche.

Con il Brent che punta spedito verso i 120 dollari e le quotazioni internazionali di benzina e gasolio ormai senza freno, questa mattina si registrano prezzi dei carburanti mai visti sulle strade italiane, oltre i livelli record toccati nell’estate del 2008, alla vigilia della grande crisi finanziaria, e tra il 2012 e il 2013. A pesare sono le conseguenze dell’invasione russa dell’Ucraina, con le forniture di greggio e prodotti raffinati dalla Russia praticamente bloccate. E’ quanto segnala Staffetta Quotidiana stando alla consueta rilevazione. Questa mattina Eni ha aumentato di quattro centesimi al litro i prezzi di benzina e gasolio. Per IP aumento di due cent/litro su benzina e gasolio. Per Q8 +1 cent su benzina e gasolio. Per Tamoil +3 cent su benzina e gasolio e +2 cent sul Gpl.

Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 15mila impianti: benzina self service a 1,892 euro/litro (+10 millesimi, compagnie 1,900, pompe bianche 1,876), diesel a 1,768 euro/litro (+10, compagnie 1,773, pompe bianche 1,757). Benzina servito a 2,015 euro/litro (+7, compagnie 2,061, pompe bianche 1,929), diesel a 1,896 euro/litro (+7, compagnie 1,941, pompe bianche 1,811). Gpl servito a 0,831 euro/litro (+10, compagnie 0,841, pompe bianche 0,820), metano servito a 1,814 euro/kg (+19, compagnie 1,842, pompe bianche 1,793), Gnl 2,160 euro/kg (+5, compagnie 2,151 euro/kg, pompe bianche 2,167 euro/kg).

Questi sono i prezzi sulle autostrade: benzina self service 1,974 euro/litro (servito 2,190), gasolio self service 1,862 euro/litro (servito 2,089), Gpl 0,946 euro/litro, metano 2,075 euro/kg, Gnl 2,152 euro/kg.

Siamo in presenza di una vera e propria emergenza perché i rincari di benzina e gasolio non solo aggravano la spesa per i rifornimenti di carburante di famiglie e attività produttive, ma hanno effetti diretti sui prezzi al dettaglio, considerato che in Italia l’85% della merce viaggia su gomma“. Lo afferma in una nota il presidente del Codacons Carlo Rienzi, nel commentare i rincari dei prezzi dei carburanti, con la benzina in modalità servito che ha superato la soglia dei 2,1 euro al litro.

Il governo – dice ancora – deve intervenire con urgenza per calmierare i listini alla pompa, intervenendo attraverso una sterilizzazione dell’Iva e un taglio delle accise che pesano su benzina e gasolio, in modo da contenere anche gli effetti sui prezzi dei beni trasportati“, conclude Rienzi.

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