Autore Redazione
mercoledì
12 Agosto 2015
22:00
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Cronaca - Acqui Terme

Qualità dell’aria nei centri-zona: la migliore è quella che si respira ad Acqui Terme

Qualità dell’aria nei centri-zona: la migliore è quella che si respira ad Acqui Terme

ACQUI TERME – Acqui non ha solo le terme, ma anche “l’aria migliore” rispetto agli altri centri-zona della provincia. I monitoraggi effettuati da Arpa con la stazione fissa installata fino alla fine del 2014 in Corso Carlo Marx hanno fatto comparire un sorriso soddisfatto sul volto degli esperti dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente. Per tutto il 2014, infatti, la città termale non ha mai superato i limiti di concentrazione di biossido di azoto e i dati delle polveri sottili (PM10) hanno sempre presentato livelli ampiamente sotto i limiti di legge.

In base ai dati recentemente pubblicati sul sito di Arpa (clicca QUI), la media annua del biossido di azoto è stata pari a 21microgrammi/m3, a fronte di un limite di 40. Anche nel 2014, così come nel 2013, Acqui Terme è poi riuscita a rispettare il limite annuale di Pm10 di 40microgrammi/ m3 e a non sforare il tetto giornaliero di 50microgrammi/m3 per più di 35 giorni l’anno. “Storicamente Acqui ha sempre fatto registrare la migliore qualità dell’aria tra i centri-zona dell’alessandrino” ha spiegato la dottoressa Laura Erbetta di Arpa Alessandria. Criticità della città termale sono però i livelli di ozono estivo. Un inquinante che crea  problemi in quasi tutto il Piemonte, ha aggiunto la dottoressa Erbetta e che, generalmente, è più presente proprio nelle zone dove l’aria non è pervasa da altre sostanze poco salutari. Acqui è infatti favorita dalla posizione geografica oltre, ovviamente, dalla densità di urbanizzazione e dalla non massiccia presenza di industrie. Nei paesi e nelle città della “ventilata” zona appenninica e preappenninica dell’alessandrino si respira infatti aria “più che buona” e in alcuni casi, soprattutto nelle realtà più piccole, addirittura “ottima”. Più si scende verso zone pianeggianti e più peggiora, invece, la qualità dell’aria che respiriamo.

Ovada, Serravalle e anche Arquata hanno infatti una qualità dell’aria simile ad Acqui Terme (clicca QUI per i dati di Arpa). A metà strada c’è poi Novi Ligure. “Nel novese c’è una zona collinare con una buona qualità dell’aria e una pianeggiante più critica, anche per la presenza di realtà industriali importanti”. Più “problematica” è la situazione ad Alessandria, Casale e Tortona. “In questi tre centri-zona registriamo una situazione omogenea a quella del bacino padano e all’area lombarda confinante. Diciamo che ci sono problemi di inquinamento da polveri ancora molto importanti, cui si aggiunge anche il livello di ozono”. Meglio, anche se simile a quell’area tortonese, casalese e alessandrina è la qualità dell’aria che si respira Valenza “più in alto e quindi più ventilata”. La maglia nera? L’esperta di Arpa ha preferito non farla indossare a nessuno “diciamo che per Alessandria e Tortona e Casale è più che altro una maglia grigia ”.

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