18 Marzo 2022
05:22
Il 18 marzo si ricordano le vittime del Covid-19: l’Alessandrino piange 1.765 morti
PIEMONTE – Dal luglio del 2020 l’Italia conta una giornata nazionale in più. Si tratta di quella istituita dalla Camera dei deputati in ricordo di tutte le vittime del Covid-19. La data, quella del 18 marzo, non è stata scelta a caso. In quello stesso giorno di ormai due anni fa i mezzi pesanti dell’Esercito Italiano rimuovevano le centinaia di bare depositate al cimitero monumentale di Bergamo che non potevano ricevere sepoltura. La foto della colonna di mezzi, diventata poi simbolo tragico della prima ondata della pandemia, suscitò grande impressione nell’opinione pubblica. Nel corso degli ultimi due anni molti misero in dubbio l’autenticità dello scatto, avvalorato anche dalle testimonianze di molti bergamaschi, senza però mai riuscire a dimostrare il contrario.
In Italia, dall’inizio della pandemica da Covid-19, si sono contate un totale di 157.442 vittime da febbraio 2020. Tra le regioni più colpite per tasso di mortalità c’è anche il Piemonte che conta circa 300 decessi ogni 100 mila abitanti. Peggio solo la Valle d’Aosta con 417 morti ogni 100 mila abitanti, il Veneto (400), la Lombardia (388) e infine l’Emilia Romagna (360). A livello regionale il Piemonte ha pianto un totale di 13.141 tra uomini e donne nei due anni abbondanti di lotta al coronavirus. A livello provinciale, subito dopo Torino con 6.272 decessi, viene la provincia di Alessandria. Nell’Alessandrino il Covid-19 ha provocato la scomparsa di 1.765 persone.
Questi invece i dati legati alle altre province: 44.292 Asti, 37.362 Biella, 127.909 Cuneo, 73.549 Novara, 512.312 Torino, 33.970 Vercelli, 34.506 Verbano-Cusio-Ossola. A questi se ne aggiungono anche 3.882 extraregione e 9.131 in fase di definizione. I dati sono aggiornati al bollettino coronavirus del 17 marzo 2022 diffuso dalla Regione Piemonte.
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