16 Marzo 2022
05:42
Cimiteri: ora si pagherà l’Iva. “4 mila loculi in più ad Alessandria, nel 2023 lo spazio per gli animali”
ALESSANDRIA – I prezzi resteranno gli stessi di prima ma, rispetto a quando la gestione era pubblica, bisognerà pagare il 10% di Iva. Questa una delle tante novità rispetto all’esternalizzazione ventennale dei servizi cimiteriali di Alessandria, ufficializzata un mese fa e al centro dell’ultima Commissione Sviluppo del Territorio. In aula il responsabile unico del procedimento, Pierfranco Robotti, e il dirigente del Settore Lavori Pubblici, Fabrizio Furia, sono entrati nel dettaglio rispetto alla presa in carico dei cimiteri da parta dell’associazione temporanea di impresa composta dal Consorzio Opere di Misericordia, dalla Cooperativa Sociale Gea e dal Gruppo La Rocca, attraverso un project financing.
Qui trovate i servizi rimasti in capo all’amministrazione e quelli che saranno gestiti da questi nuovi soggetti. Per agevolare il cittadino, inoltre, è stata annunciata entro l’inizio di aprile la creazione di un unico punto di riferimento per i servizi in capo al Comune.
L’obiettivo del passaggio di gestione sarà innanzitutto colmare la carenza di loculi: in particolare circa 4 mila nel Cimitero Monumentale di Alessandria, 300 a Casalbagliano e 150 in quello di Valle San Bartolomeo. “Una parte di questi primi lavori eseguiti dai nuovi gestori saranno progettati nel 2022 ed eseguiti nel 2023, compreso il nuovo cimitero per gli animali“ ha sottolineato il dirigente Furia “abbiamo chiesto a questi nuovi soggetti un cronoprogramma sui primi 2 anni. Abbiamo accettato di rimandare al 2023 ogni tipo di investimento, dedicando il 2022 alla progettazione. I primi interventi riguarderanno la messa in sicurezza del cimitero di Valle San Bartolomeo e l’ampliamento di un blocco del cimitero di Alessandria e di quello di Casalbagliano. Sul cimitero di Alessandria avevamo già cominciato a ragionare sul recupero dei trentennali. Occorre accelerare i tempi anche per gli interventi ai cimiteri di Cantalupo, Castelceriolo e Villa del Foro. Avevamo anche proposto di anticipare gli interventi di ammodernamento sui parcheggi dei cimiteri di Lobbi, Castelceriolo e Valmadonna ma, anche volendo, occorre acquisire le aree che al momento appartengono ai privati”.
“Finora i cimiteri di Alessandria e sobborghi mostravano una condizione insufficiente rispetto al normale standard e mezzi operativi sempre più scarsi, viste le risorse economiche ridotte” ha rimarcato l’architetto Robotti “con la nuova gestione si potrà provvedere a un aumento del monitoraggio delle strutture, a un’accelerazione delle riparazioni, al miglioramento delle condizioni delle aree comuni e della sicurezza, a un aumento dei mezzi idonei e risorse umane dedicate alla gestione emergenze. Insomma, un grande risultato, visto che non avremmo potuto metterci una lira nei cimiteri perché non ce l’avevamo, lo dico dal punto di vista tecnico”.
L’investimento complessivo per i prossimi 20 anni dei nuovi gestori ammonta a circa 13 milioni di euro: il Comune riceverà 25 mila euro una tantum all’anno. Capitolo prezzi: come già evidenziato non ci sarà alcun aumento ma, rispetto alla gestione pubblica, si dovrà pagare l’Iva al 10%. Per le fasce deboli, però, è stata annunciata una diversificazione delle tariffe fino ad arrivare alla gratuità per chi è in condizioni di particolare difficoltà economica. “Coi 25 mila euro che il Comune riceverà ogni anno l’amministrazione finanzierà interventi sugli ascensori, la cui manutenzione non è prevista nel contratto o magari potrà valutare tariffe calmierate. Questa scelta appartiene però all’amministrazione” ha precisato Furia. “Il Comune avrà poteri di controllo e monitoraggio molto importanti, sarà definito uno staff interno incaricato di verificare l’esecuzione del contratto. Coi nuovi gestori ci saranno incontri ogni due settimane” hanno rassicurato da Palazzo Rosso.
“Al cimitero di San Michele serve subito 1 milione di euro” ha sottolineato il parroco Don Ivo Piccinini, ospite in Commissione “le logge di sinistra stanno cadendo a pezzi, sono cadute lapidi di alcuni morti. Avrei preferito ascoltare queste informazioni in un incontro pubblico con la frazione, per spiegare bene ai cittadini cosa è cambiato. C’è poi la questione degli orari: con i funerali solo al pomeriggio per i sobborghi e solo al mattino in città ci sono dei problemi pratici di organizzazione”.
“A San Michele sono previsti interventi di manutenzione straordinaria agli intonaci e alle coperture, al momento non è previsto un ampliamento” ha replicato il dirigente Furia “in generale i lavori eseguiti dai nuovi gestori riguarderanno anche lo smaltimento di amianto e la manutenzione facciate e pluviali, interventi attesi da tempo a causa della mancanza di soldi. Rispetto agli orari abbiamo subito scritto ai nuovi referenti. In settimana faremo una riunione: troveremo una soluzione rispettosa delle esigenze della collettività. Dovranno essere quantomeno ripristinati gli orari di prima, da quel livello non si potrà scendere. Abbiamo chiesto di mantenere aperta la possibilità di eseguire funerali il sabato mattina”.
“Fino a oggi noi consiglieri non abbiamo potuto discutere su questa procedura, ne siamo venuti a conoscenza solo dalla stampa” ha rimarcato il presidente della Commissione Mauro Bovone “non c’è stato dialogo coi consiglieri, questo aspetto non l’ho digerito. Inoltre l’ex assessore Barosini non ha mai dato spiegazioni e risposte chiare”.
“Ormai è stato deciso che il capro espiatorio è Barosini” ha ribattuto Enrico Mazzoni, consigliere del Pd “ma l’amministrazione ha un capo, il sindaco, se è inadempiente l’assessore ci si rivolge al sindaco. Diciamo che è la maggioranza non ha mai voluto dare informazioni. Sarà importante verificare ogni anno le esigenze di ogni sobborgo, per evitare che succeda come venti anni fa quando alcune bare erano costrette a fare la spola da una frazione all’altra”.
“Come M5S eravamo contrari sin dall’inizio alla privatizzazione” ha rimarcato il capogruppo Michelangelo Serra “avevamo messo in guardia la maggioranza, la vendita dei loculi e degli spazi per le cappelle rappresenta una fonte di guadagno. Il project financing è molto utile per le amministrazioni ma, di fatto, è una privatizzazione, è un procedimento molto rischioso, speriamo bene. Si delega al privato un servizio che agli occhi dei cittadini resta pubblico. Sapendo che si sarebbe arrivati a questo scenario l’amministrazione ha disinvestito nel settore. Ci sono stati problemi di manutenzione clamorosi, evidenziati dai cittadini. Subiremo le conseguenze per questa scelta, 20 anni sono tanti. Avremo un inevitabile aumento delle tariffe, visto che il privato vorrà fare utili”.
Dopo aver ricevuto delle rassicurazioni rispetto agli interventi previsti per risolvere i problemi di accessibilità il capogruppo Pd Paolo Berta ha poi evidenziato che in alcuni cimiteri la troppa presenza di ghiaia mette in difficoltà gli spostamenti delle persone in carrozzina. “Occorrono dei sopralluoghi per prevedere percorsi facilitati” ha sottolineato Berta.
Il capogruppo di Forza Italia, Carmine Passalacqua, ha invocato interventi anche alla piccola chiesa del Cimitero Urbano, una struttura “di pregio che però patisce l’usura del tempo“, auspicando anche un censimento e la valorizzazione delle tombe storiche. L’esponente azzurro ha anche ricevuto rassicurazioni sul mantenimento del requisito dell’eternità per le tombe dei defunti fino agli anni ’70.
Dopo aver stigmatizzato l’attacco del presidente Bovone all’ex assessore Barosini, il capogruppo di SìAmo Alessandria Giuseppe Bianchini ha infine auspicato che nell’androne del cimitero di Alessandria non sostino più le auto degli addetti ai lavori.