18 Marzo 2022
11:30
Grazie a Caritas quattro alloggi a Bassignana per l’accoglienza delle famiglie ucraine
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Dopo la raccolta fondi a sostegno del popolo ucraino attiva già da diverse settimane, Caritas Alessandria è ora impegnata nell’accoglienza delle famiglie in fuga dalla guerra e in arrivo sul nostro territorio. Per questo, nei giorni scorsi nel comune di Bassignana sono stati allestiti e sistemati quattro alloggi messi a disposizione dall’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero.
“Nel giro di una settimana – spiega Giampaolo Mortara, direttore della Caritas diocesana – abbiamo tinteggiato, fatto un po’ di manutenzione ordinaria e raccolto gli arredi necessari. Si tratta di quattro unità abitative che potranno garantire 20 posti letto. Ringrazio don Gian Paolo Orsini e Michele Menichino, presidente e direttore dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero per aver messo a disposizione gli alloggi. Voglio anche ringraziare il sindaco Eleonora Vischi e tutta la comunità parrocchiale di Bassignana guidata da don Dariusz Gudajczyk. Grazie di cuore anche alla cooperativa ‘Coompany &‘, che ci ha dato una grossa mano nella sistemazione degli alloggi”.
La prima famiglia accolta a Bassignana è composta da una giovane coppia con tre figli e l’anziana madre, “che in un primo momento abbiamo ospitato nel nostro ostello femminile di Spalto Marengo ad Alessandria. Proprio in questi giorni, però, dovremmo accogliere altri nuclei familiari in arrivo dall’Ucraina”.
Nel frattempo, Caritas sta valutando la possibilità di individuare altre soluzioni sul territorio per l’accoglienza dei profughi ucraini. “In questo senso – sottolinea Mortara – sarebbe bello riuscire a replicare in altre realtà quanto fatto a Bassignana. Penso per esempio alle nuove Unità pastorali che si stanno formando nella nostra Diocesi: oggi abbiamo l’occasione di approfondire il filone pastorale della Carità”.
L’aiuto della Caritas diocesana, però, in questo momento è rivolto anche a coloro che ad Alessandria hanno trovato riparo tra parenti e amici di origine ucraina già residenti in città. “Stiamo seguendo tante situazioni di questo genere, perché anche in casi simili c’è esigenza di aiuti concreti. Per questo motivo – conclude il direttore di Caritas – facciamo il possibile per favorire l’inserimento di queste persone nel nostro contesto sociale, anche in base a quelle che sono le disposizioni previste dalle norme vigenti”.