24 Marzo 2022
14:20
Fondazione Mani Intelligenti risponde alle critiche: “Continuiamo a formare, dobbiamo solo far conoscere meglio il nostro lavoro”
VALENZA – Dopo le accuse della Lega di Valenza alla Fondazione Mani Intelligenti sul numero di persone formate, l’associazione ha rivendicato il ruolo recitato nei suoi anni di attività a beneficio della comunità e del tessuto economico e formativo.
“La Fondazione – afferma Alessia Crivelli, Presidente della Fondazione – ha sempre agito come “corpo intermedio” facilitando o creando processi che per i più svariati motivi per molti anni non sono stati oggetto di focalizzazione né da parte delle imprese, né della pubblica amministrazione, basti pensare alle iniziative relative all’orientamento, alla definizione di programmi comuni di formazione o all’avvio di nuovi percorsi di cui l’ITS rappresenta senza dubbio l’investimento in termini di sinergie attiviate sicuramente più faticoso oltre che interessante ed utile“.
La Fondazione perciò ha cercato “di ridare lustro alla nostra tradizione di maestri orafi d’eccellenza, alla cultura del gioiello, rendendo di nuovo il nostro comparto attrattivo ai ragazzi, alle famiglie, ai talenti, alle scuole. Abbiamo da sempre l’obiettivo di fare sistema e di lavorare in squadra creando sinergie funzionali e costruttive fra imprese, enti formativi, territorio, associazioni di settore, con l’attenzione rivolta soprattutto ai nostri giovani, al nostro futuro. Pensiamo infatti che la Fondazione possa facilitare l’operato delle imprese piccole o grandi avviando attività innovative. Abbiamo iniziato ad investire in Città – nel 2020, poco prima del Covid – siamo partiti allestendo presso IIS Cellini una nuova aula dedicata alla progettazione CAD, abbiamo iniziato a sensibilizzare con continuità i ragazzi di terza media mettendo in palio borse di studio, abbiamo dato continuità all’inserimento degli studenti in azienda (con l’alternanza scuola-lavoro e con l’apprendistato di primo livello o con i summer camp) e nei prossimi mesi avremo modo di formalizzare investimenti che impatteranno direttamente sulle piccole imprese che come molte aziende sono alla ricerca di personale”.
Il difetto, se c’è, stato, conclude Crivelli, è da individuarsi nella comunicazione che “sarà oggetto di amplificazione al fine di consentire a tutti di conoscere meglio il nostro lavoro. La Fondazione non vuole per scelta essere oggetto di comunicazione, sappiamo essere un’anomalia rispetto a ciò a cui maggiormente si è abituati, ma pensiamo che questo modo di operare sia più funzionale ai nostri stakeholder che così trovano in noi un partner e non un protagonista assoluto”.
Proprio questa mattina intanto il Cda della Fondazione ha avuto ottenuto il pieno appoggio da parte del Sindaco Oddone, (nonché consigliere dello stesso CdA) che ha ribadito l’importanza del progetto rimarcando tuttavia la necessità di incrementare maggiormente la condivisione con la città delle importanti iniziative che si stanno facendo.