31 Marzo 2022
13:54
In Piemonte chiude l’Unità di Crisi: “Confluirà nel Dirmei per monitorare il Covid”
PIEMONTE – “Dal primo aprile 2022 l’Unità di Crisi del Piemonte, cessa la sua esistenza. Questo solo per una forma giuridica che lo impone, con la fine anche dello stato d’emergenza, e non certo perché il pericolo del Covid-19 è stato sconfitto“. Con queste parole il presidente della Regione, Alberto Cirio, ha annunciato il primo concreto cambiamento che da domani si vedrà in Piemonte. Ma l’importante lavoro, costruito in questi due anni di pandemia dall’Unità di Crisi, non verrà accantonato ma anzi “confluirà all’interno del Dirmei per continuare a monitorare l’andamento e l’evoluzione del Covid-19 nella nostra regione“.
A oggi, ha spiegato Cirio, in Piemonte “abbiamo un’incidenza di 400 contagi ogni 100 mila abitanti, ben più bassa della media nazionale che è di 839. Abbiamo inoltre un’occupazione di posti letto ordinari tra le più basse d’Italia con un tasso dell’8.8% mentre quello medio del Paese è superiore al 10%. Stessa cosa vale anche per le terapie intensive con un’occupazione del 3.5% mentre quella nazionale è superiore al 4“. Il governatore piemontese ha spiegato inoltre che “la positività ai tamponi è fermo al 17% mentre l’indice Rt, che resta piuttosto elevato, è dell’1.3“.
Per l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, sostiene che questi dati in aumento “in Piemonte come nel resto d’Italia“, sono del tutto “normali in un periodo in cui le restrizioni per contenere il contagio vengono allentate. La speranza è che presto si raggiunga il picco e da quel momento in poi ci sia un calo. Noi comunque stiamo lavorando già in visto dell’autunno nella speranza comunque di non dover tornare più a parlare di Covid-19“. Cirio e Icardi hanno inoltre ribadito che, davanti a questi numeri “non si può e non si deve abbassare la guardia, perché il Covid-19 non è sconfitto“.
Sul fronte dei vaccini in Piemonte il 96,2% dei 3,8 mln di aderenti over 5 anni è vaccinato e l’84,3% su una platea complessiva di 4,2 mln ha completato il ciclo primario. I non aderenti sono 358mila, 106mila over 50 e 109mila di età compresa tra i 5 e gli 11 anni e 165mila gli immunizzati naturalmente mentre le terze dosi già somministrate sono oltre 2,8 mln. I dati sono stati resi noti dal presidente della Regione, Alberto Cirio, presentando la situazione epidemiologica regionale nel giorno in cui si conclude lo stato di emergenza.