Autore Redazione
martedì
5 Aprile 2022
14:02
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Cronaca - Alessandria

Mobilitazione “scansa” sgombero della Casa delle Donne: “Disponibili al dialogo ma non abbassiamo la guardia”

Mobilitazione “scansa” sgombero della Casa delle Donne: “Disponibili al dialogo ma non abbassiamo la guardia”

ALESSANDRIA – Non una di meno da questa notte smetterà di presidiare H24 la Casa delle Donne. Gli spazi dell’ex Asilo Monserrato di Alessandria continueranno a rimanere aperti al pomeriggio con eventi e iniziative che verranno programmati dal collettivo.

La tre giorni di mobilitazione, per il collettivo, è infatti riuscita a scansare il paventato sgombero. Non una di meno è sempre convinta che lo sgombero sia statauna mossa elettorale per compattare la maggioranza attorno al candidato del centrodestra, e sindaco di Alessandria, Gianfranco Cuttica di Revigliasco. In quello che Non una di meno ha definito “il vergognoso rimpallo di responsabilità”, “nessuno ha negato che fosse previsto lo sgombero in questi giorni.Non ci sono state smentite, né da Comune, Regione, Prefettura o Questura”. Non una di meno, ha puntualizzato, “non si è inventata nulla e se lo sgombero non c’è stato, ha chiarito con soddisfazione il collettivo, è per la mobilitazione che in questi tre giorni ha unito le voci di tanti che in città, e anche nel resto del Paese, hanno riconosciuto l’importanza della Casa delle donne “uno spazio che deve esistere e che resiste”.


Il presidio notturno da questa sera si fermerà ma la guardia di Non una di meno resta alta, anzi altissima. Il collettivo sa che “nel silenzio della notte” e con il calo dell’attenzione mediatica potrebbe essere cambiata la serratura della porta d’ingresso della Casa delle Donne. Se così sarà, Non una di meno non si farà trovare impreparata e, come già annunciato, il giorno successivo organizzerà una grande manifestazione nazionale.

Pronta a combattere, se sarà necessario, Non una di meno ha comunque confermato la disponibilità al dialogo e al percorso per destinare gli spazi dell’ex asilo Monserrato alla Casa delle donne. “Crediamo di non essere passate davanti a nessuno. Per l’ex asilo Monserrato non c’era alcun progetto e avrebbe fatto la stessa fine delle altre decine di strutture abbandonate a sè stesse in città. Non siamo aperte al dialogo e a costituirci come associazione ma non siamo un’associazione di volontariato. Non una di meno è un collettivo politico che agisce contro la discriminazione di genere e crediamo che ragionare di assegnazione della Casa delle donne significhi innanzitutto riconoscere il valore e la presenza politica di questa realtà”.

 

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