Autore Redazione
mercoledì
6 Aprile 2022
05:34
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Cronaca - Alessandria

Siccità in Piemonte: in provincia di Alessandria deficit d’acqua tra il 70% e l’80%

Siccità in Piemonte: in provincia di Alessandria deficit d’acqua tra il 70% e l’80%

PIEMONTE – Da oltre 3 mesi e mezzo il Piemonte non vede precipitazioni significate. La fine di marzo ha regalato qualche giornata di pioggia e di neve fino a bassa quota, contribuendo solo ad allentare la morsa della siccità in regione. Le precipitazioni di inizio mese non hanno tuttavia risolto il forte deficit idrico di questi primi quattro mesi del 2022: per questo ieri l’assessore regionale Marnati ha annunciato la probabile richiesta dello stato di calamità. Va detto che l’arrivo di un vortice di bassa pressione nel Mediterraneo ha comunque causato 5 giorni di moderato maltempo interrompendo a quota 111 giorni la serie consecutiva di giornate con pioggia inferiore ai 5 mm medi, una cosa che non avveniva da 65 anni dopo l’inverno 1999-2000 ben più avaro di precipitazioni.

Dal 30 marzo al 3 aprile sulla nostra Regione sono caduti appena 23 mm medi di pioggia. Secondo quanto sostiene Arpa, “dal punto di vista climatico, il mese di marzo in Piemonte non è certo uno dei periodi più piovosi dell’anno, ma il fatto che questo inizio di primavera 2022 si presenti già con una carenza pluviometrica importante rispetto ai quantitativi usuali, non fa altro che inasprire una situazione generale già deficitaria durante l’inverno appena concluso ma anche durante l’intera annata precedente“. La provincia di Alessandria è quella che sta soffrendo maggiormente l’assenza di precipitazioni. In particolare il deficit idrometrico si attesta tra il -70% e il -80% rispetto alla norma climatica 1991-2020.

Anche analizzando l’indice SPI sui 12 mesi la situazione è tutt’altro che rosea. Sulla scala dei 12 mesi sono i bacini di pianura (compreso parte dell’Alessandrino) quelli maggiormente in sofferenza (siccità severa) ma anche il resto del Piemonte è sostanzialmente in condizioni di siccità moderata. Gli unici bacini che mostrano condizioni tecnicamente “nomali”, ovvero Dora Baltea e Orba, sono realtà in situazione molto prossima alla siccità moderata.

L’anomalia si aggiunge a una evoluzione climatica sempre più complessa, a cominciare dall’incremento delle temperature.

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