20 Agosto 2015
22:00
Mangiamo meno carne, non rinunciamo al caffè e alle vacanze. L’Italia è cambiata
ITALIA – Mangiamo meno pane e meno carne, abbiamo ridotto olio e grassi ma, in compenso, non rinunciamo al caffè. Dagli anni ’70 ad oggi gli italiani hanno cambiato “gusti”, e non è solo una questione di cibo. L’analisi della dinamica di spesa dal 1973 al 2013 elaborata dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza, sulla base dei dati Istat, permette di capire per quali “voci di spesa” le famiglie italiane sono più propense ad aprire il portafoglio.
Rispetto a 40 anni fa gli italiani fanno molta più “economia” soprattutto a tavola. In media nel Bel Paese si acquistano 8 euro in meno di pane (da 84,59 a 76,48) e si spendono solo 117 euro per la carne, rispetto ai 224 del 1973. Pranzi e cene sono più leggeri, con un maggiore consumo di pesce ( la spesa mensile è salita da 23,3 a 41 euro) e un drastico tagli di oli e grassi (con una spesa ridotta 15,66 euro rispetto ai 52,13 del 1973). Rimane una passione italiana, invece, il caffè. La spesa in quarant’anni, infatti, ha subito solo una flessione di pochi centesimi (dai 33,93 euro del 1973 ai 33,63 del 2013).
Piuttosto che passare giornate “a tavola” gli italiani oggi preferiscono viaggiare e divertirsi. In media la spesa non alimentare è infatti salita a quasi 1.900 euro rispetto ai 1200 di 40 anni fa. Diverso, poi, il concetto stesso di divertimento. Se negli anni ’70 spopolava il cinema (più di 9.900 biglietti venduti per 1.000 abitanti nel 1971 contro 1.815 nel 2009), oggi si spende di più per teatro e concerti (261 biglietti venduti per 1.000 abitanti nel 1971 contro 569 nel 2009). Ben pochi, poi, gli italiani disposti a rinunciare alle vacanze. Oggi parte 1 italiano su 2, mentre negli anni Settanta 1 su 3. Le ferie, però, sono più corte. Un lontano ricordo le “rtre settimane di agosto” degli anni ’70. Se quarant’anni fa le vacanze duravano in media 19 giorni, oggi arrivano solo a 11.