Autore Redazione
giovedì
14 Aprile 2022
05:42
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Cronaca - Alessandria

Un progetto di bike-tour tra pianura e Monferrato per rendere Alessandria una città turistica

Un progetto di bike-tour tra pianura e Monferrato per rendere Alessandria una città turistica

ALESSANDRIA – Alessandria può essere una città turistica? La domanda è di quelle annose che, amministrazione dopo amministrazione, anno dopo anno, viene posta e ci si pone. Perché il territorio comunale ha effettivamente delle potenzialità che forse sono ancora del tutto inespresse. Enogastronomia, monumenti maggiormente valorizzabili – basti pensare alla Cittadella – e la fortuna di essere un grande centro con tutti i servizi del caso alle porte di un patrimonio dell’Unesco come il Monferrato. Ed è proprio su questi temi che si è concentrata la commissione Cultura e Sport del Comune presieduta da Carmine Passalacqua. Ospite e relatore dell’incontro è stato Stefano Bosio, dell’Officina del Fantastico – Bike Tours, “che oltre a essere un caro amico è anche un professionista serio che sta seguendo diversi progetti di cicloturismo tra Sardegna e Liguria“, spiega Piero Castellano tra i membri della commissione.

Carmine Passalacqua, presidente commissione Cultura e Sport, e Stefano Bosio.

L’idea è infatti quella di “rendere più attrattiva la nostra città soprattutto agli occhi dei potenziali turisti. Ma anche valutare le potenzialità di una tendenza che sta sempre più prendendo piede come quella del cicloturismo, un’attività che abbina la cura della forma fisica e della salute alla bellezza di un turismo verde“, aggiunge Castellano. Insomma, valorizzazione del territorio oltre che di una peculiarità che vede Alessandria città della bicicletta.

Il nostro territorio dovrebbe puntare maggiormente proprio sulla mobilità sostenibile oltre che su un percorso di turismo green“, spiega invece Stefano Bosio che ha trovato l’approvazione alle sue parole da parte della commissione. Questo imprenditore e libero professionista, la cui attività si basa sul tracciare percorsi cicloturistici per raccontare le bellezze naturalistiche di un determinato territorio, è pronto per iniziare un progetto anche in Piemonte, e in particolare nell’Alessandrino, “per valorizzare una zona dall’enorme potenziale“.

Piero Castellano e Stefano Bosio.

Bosio infatti sostiene che “Alessandria è in una posizione strategica sul piano industriale, tutti noi conosciamo il triangolo Torino-Milano-Genova. Ma la città è anche una porta privilegiata verso il Monferrato“. Il vero problema è che nel capoluogo di provincia “mancano totalmente le infrastrutture adeguate. Io abito a Spinetta Marengo e arrivare in bicicletta ad Alessandria è molto rischioso, soprattutto quando si passa sul ponte Bormida“. Ma se le infrastrutture sono costose e richiedono tempo per una loro realizzazione un primo concreto passo, nemmeno troppo dispendioso, “sarebbe quello di creare brochure dedicate ai cicloturisti per informarli sia delle bellezze di un territorio profondamente da scoprire sia sui percorsi più sicuri da percorrere per visitarlo“.

Anche perché il turismo, complice i due anni di pandemia, si sta evolvendo verso vacanze più brevi ed esperienziali a contatto con la natura o luoghi di cultura. “Per una città il cicloturismo è un business potenziale. Basti pensare che in Germania, nel 2012, questo settore ha fatturato 9 miliardi di euro, mentre in Francia sono circa 3 i miliardi che girano attorno a questo fenomeno“. Da questo punto di vista l’Italia è ancora indietro: “Mancano infrastrutture e segnaletiche che indichino sentieri dedicati. Importante, in questo senso, sarebbe una sempre maggiore cooperazione tra amministrazioni, Stato e privati per andare a colmare questo vuoto“.

Ma concretamente come si potrebbe agire ad Alessandria? “Si dovrebbe partire da zero. Quindi creare percorsi che possano condurre i turisti dalla città sino al Monferrato. Non un’impresa impossibile dato che questo è un territorio ricco di argini, strade sterrate e secondarie in aperta campagna che possono funzionare in questo senso. Bisognerebbe però mappare la zona e poi testarla per capirne la praticità oltre che la sicurezza. L’idea è quella di partire da Alessandria per arrivare alle prime colline dei sobborghi come Valle San Bartolomeo e da lì proseguire verso il Monferrato“.

Photo by Marianna Lutkova on Unsplash

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