21 Aprile 2022
05:04
Sara l’influencer che si divide tra Instagram e OnlyFans: “Postare foto di nudo? Solo se vi fa sentire bene”
ALESSANDRIA – A vederla camminare per strada si ha l’impressione di essere davanti alla classica ragazza della porta accanto. Ma Sara Di Stefano, in arte Sara Holmes, ha un bacino di quasi 78 mila follower su Instagram a cui se ne aggiungono altri 10 mila tra TikTok e il controverso OnlyFans, aperti solo di recente. Alessandrina di 23 anni, “ne farò 24 il 25 agosto“, ha studiato al Liceo Scientifico Galileo Galilei per poi laurearsi in Scienze della Comunicazione, “ma con un indirizzo prettamente digitale“, all’Università degli Studi di Pavia. Ammaliante e provocante, Sara è riuscita a mettere insieme la sua capacità di gestire i social, “per cui bisogna sempre tenersi aggiornati“, a un modo di comunicare senza peli sulla lingua, mettendo in mostra il suo fisico dalle curve morbide e quasi giunoniche.
DOMANDA: Come mai questa scelta di mettere in mostra il tuo corpo?
R: Sicuramente ti deve piacere. Nel senso che io ho sempre fatto shooting e in generale sin da bambina ero affascinata dal mondo delle fotografie. Un giorno, così, mi sono detta: ‘Perché non provare?’ e mi sono lanciata.
D: E non hai mai avuto dubbi a farlo?
R: Fondamentalmente mi piace il mio corpo e sono totalmente a mio agio a metterlo in mostra sui social. In più se hai anche riscontri importanti questo non fa altro che aumentare la tua autostima.
D: A questo immagino si aggiunge anche un riscontro economico…
R: Beh, certo. Instagram non paga molto. Vieni retribuita attraverso collaborazioni pubblicitarie, sponsorizzazioni di prodotti oppure shooting che vengono poi postati sui social per far conoscere un determinato fotografo. Il mio vero guadagno deriva da OnlyFans.
D: Ecco, hai citato il social più controverso del momento. Come funziona?
R: Ci si abbona a un profilo a pagamento oppure si chiede di sbloccare alcuni contenuti. Ad esempio il mio OnlyFans è gratuito per interagire liberamente con me. Di solito io metto in vendita foto amatoriali in topless o nudo velato, inoltre molti chiedono, a pagamento, scatti personalizzati o contenuti ad hoc ad uso privato.
D: Quindi non si tratta di pornografia vera e propria.
R: No, almeno non la mia. Ma su OnlyFans si trova anche quella. Io preferisco tenere, per così dire, un basso profilo. Ho scelto anche di non incontrare nessuno che mi scriveva sui social network e non credo lo farò mai.
D: E quanto guadagni al mese?
R: Circa cinque/seimila euro netti al mese. Lordi sono di più ma devo giustamente pagare le tasse sia allo Stato italiano che al sito OnlyFans.
D: Le foto che postavi non ti hanno mai causato dei problemi?
R: Sui social network sono stata costantemente insultata. Gli attacchi più fastidiosi sono arrivati dagli uomini. Mi dicevano: ‘Se ti vesti così non puoi pretendere un trattamento migliore’. Alla fine appena hai un po’ di popolarità diventi lo sfogatoio di persone represse e arrabbiate con la vita che passano il tempo a giudicare gli altri.
D: E come gestisci questi insulti?
R: Dipende… a volte replicando, altre volte condividendo sul mio profilo la meschinità delle persone, altre volte ignorando.
D: Hai mai ricevuto proposte indecenti?
R: Sì, ma le ignoro. Qualcuno manda anche foto delle sue parti intime, una mossa decisamente inutile. Non si fa in questo modo colpo su una ragazza.
D: Ma mostrare il proprio corpo è l’unico modo per diventare influencer sui social?
R: Certo che no. Ci sono regole da seguire, algoritmi da conoscere e dinamiche da sfruttare per fare incetta di follower. Certo un corpo avvenente può dare una mano ma se si posta un contenuto in un momento sbagliato vieni penalizzato. Poi c’è sempre il rischio del bann del profilo.
D: Cosa intendi?
R: Che Instagram, anche dopo segnalazioni, oscura il tuo account social perché, a suo dire, viola le regole della sua comunità. In questo modo ci sono giorni in cui non puoi postare oppure sparisci per un po’ di tempo dalla circolazione. Insomma, gestire un account social è un lavoro a tempo pieno.
D: Sara Holmes è l’unico tuo profilo?
R: No, ne ho uno di coppia con il mio fidanzato. Si chiama In Viaggio con Dida e racconta delle nostre esperienze di viaggio. Sta lentamente crescendo e diverse persone ci scrivono per chiederci consigli su dove andare e cosa fare in un determinato posto che abbiamo visitato. Abbiamo anche un blog dove raccontiamo la nostra storia di viaggiatori innamorati. Essendo noi anche dei social media manager ne abbiamo uno che promuove la nostra attività.
Foto di Stefano Bendotti