Autore Redazione
mercoledì
27 Aprile 2022
05:20
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Cronaca - Alessandria

Alessandria e quel corridoio ecologico che va da piazzale Berlinguer sino al Cimitero

Alessandria e quel corridoio ecologico che va da piazzale Berlinguer sino al Cimitero

ALESSANDRIA – Un corridoio verde che dal Parco deportati ebrei di Alessandria, proprio alle spalle di piazzale Berlinguer, arriva sino al Cimitero di viale Teresa Michel. Alessandria improvvisamente si riscopre un po’ più verde anche grazie a Rec – Rete ecologica cittadina della cooperativa sociale La Ruota in collaborazione con La Montanina e finanziata da Social. “Si tratta di un progetto che si impegna nel valorizzare, recuperare e rifunzionalizzare gli spazi verdi urbani attraverso una rete di corridoi ecologici per accrescere la biodiversità urbana e aumentare così la resilienza della comunità“, ci spiega Rossella Foco de La Ruota. Del resto la cooperativa, che da oltre 20 anni lavora sul territorio nella cura del verde e nei servizi per l’inserimento nel mondo del lavoro, ha sempre avuto caro il tema green. “Rec vuole aprire nuovi spazi di socialità, promuovere forme innovative di didattica ambientale, tra cui la didattica all’aperto, attivare tirocini formativi e borse lavoro per soggetti vulnerabili in collaborazione con Cissaca“, sottolinea Foco.

Per questo, partecipando a un appalto del Comune di Alessandria, la cooperativa La Ruota si è aggiudica la gestione di parte del verde della zona Orti-Galimberti. Su tutte il Giardino degli Alpini, tra via Galimberti e via Pochettini, ha visto uno sforzo per rilanciare l’intero sito. “Abbiamo risistemato quell’area con sette nuove piantumazioni di alberi e una quarantina di cespugli. L’obiettivo è quello di restituire alla città un piccolo polmoncino ecologico che permetta anche di garantire la biodiversità delle specie autoctone quali gli insetti e la fauna volatile“, spiega. A questo seguiranno l’installazione degli arredi urbani, quali panchine e sedute, per permettere alla cittadinanza di godere di quell’area verde. “La proposta di sistemare il Giardino degli Alpini si sviluppa in sinergia con il progetto Salute4CE del Giardino Botanico cui il Comune di Alessandria è partner e che prevede un piano di ‘agopuntura ambientale’ ed Enaip Piemonte Alessandria per la progettazione di nuove strategie di formazione all’aperto destinate alla scuola dell’obbligo in situazioni di potenziale dispersione scolastica“.

La rinascita del Giardino degli Alpini ha così messo in collegamento il Parco deportati ebrei di Alessandria, il cimitero di Alessandria e il Parco Carrà in un corridoio verde utile per la salvaguardia della biodiversità cittadina. Il progetto da 40 mila euro complessivi è stato sovvenzionato per 30 mila euro dalla fondazione Social. “Si è usato anche un taglio d’erba ragionato per valorizzare le piante spontanee“, spiega in conclusione Foco. “Se da una parte Alessandria può essere un po’ deficitaria in aree verdi, dall’altra va detto che aree green sono presenti in tutta la città, basta saperle valorizzare al meglio“, commenta invece Andrea Baiardi de La Montanina. Che poi sottolinea come il progetto Rec “ha il compito di collegare queste aree, favorire la biodiversità ma anche formare una banca dati su quello che è l’andamento naturale in città“. E per questo Baiardi fa un esempio: “Nei rilievi svolti ad Alessandria abbiamo notato sintomi del cambiamento climatico. Basti pensare che è stato trovato un geco, animale prettamente mediterraneo, in piazza santa Maria di Castello. Si tratta di un evento atipico dato che la provincia di Alessandria entra in una fascia climatica tipicamente continentale. Aumentare gli spazi verdi aiuta anche a una mitigazione del clima oltre che dei cambiamenti atmosferici severi“.

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