Autore Redazione
mercoledì
27 Aprile 2022
17:27
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Cronaca - Tortona

Incidente mortale sulla A7, Filt Cgil: “Ennesima morte sul lavoro in provincia. Chiediamo più sicurezza”

Incidente mortale sulla A7, Filt Cgil: “Ennesima morte sul lavoro in provincia. Chiediamo più sicurezza”

TORTONA – “La strage delle morti sul lavoro non si ferma. Oggi un’altra tragica morte è avvenuta sull’autostrada A7 al km 68 in provincia di Alessandria, direzione Milano dove a perdere la vita è un camionista, vi sono anche due feriti. È l’ennesima morte sul lavoro che registriamo in provincia, attendiamo di conoscere le dinamiche dell’incidente che sono al vaglio delle autorità competenti, le quali stanno cercando anche di identificare il camionista deceduto“. Questo è il commento della Filt Cgil che ha voluto porre l’accento sulle tante, troppe, morti sul lavoro.

Giancarlo Topino, segretario della sigla sindacale, ha poi sottolineato: “Questo ennesimo incidente sul lavoro, ci fa ribadire quanto sosteniamo ormai da tempo: servono investimenti per le lavoratrici e i lavoratori che garantiscano loro sicurezza. Negli ultimi vent’anni il lavoro dell’autista di mezzi pesanti, è stato visto più come un costo che come una risorsa, cercando sempre maggiormente di aumentarne l’impegno, a volte anche a discapito della sicurezza“.

Per le parti sociali “vanno rafforzati gli organismi di controllo, di ispezione e la medicina del lavoro sul territorio. Infine quest’ennesimo incidente avvenuto sulle nostre strade, dimostra la pericolosità di trasportare alcuni materiali su gomma invece che su rotaia come invece avviene in molti altri Paesi Europei; l’Italia trasporta solo il 13% contro la media europea del 20%. In questi ultimi anni, la movimentazione delle merci, è cresciuta in maniera esponenziale ed è del tutto evidente, che le nostre infrastrutture siano ormai inadeguate. Sono anni ormai che lo ribadiamo come organizzazione sindacale, serve una vera politica per il trasporto con investimenti in infrastrutture, innovazione e soprattutto in sicurezza. Non è più tempo di parole, ma di azioni concrete, e di messa in campo di risorse da parte delle istituzioni e delle autorità competenti, e di interventi, e di interventi per garantire la sicurezza“.

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