Autore Redazione
sabato
30 Aprile 2022
05:46
Condividi
Cronaca - Acqui Terme

Salvò alcuni ebrei dall’olocausto: ora Monsignor Galliano potrebbe diventare Giusto tra le Nazioni

Salvò alcuni ebrei dall’olocausto: ora Monsignor Galliano potrebbe diventare Giusto tra le Nazioni

ACQUI TERME – Che Monsignor Giovanni Galliano fosse una persona speciale non siamo di certo noi a scoprirlo. Del resto ad Acqui Terme il ricordo di quel sacerdote, nato a Costa di Morbello nell’aprile del 1913, è ancora vivo. Questo nonostante la sua scomparsa sia avvenuta, dopo oltre mezzo secolo al lavoro per la comunità nella cattedrale termale, ormai 13 anni fa, nel 2009. Ma ora la storia di questo sacerdote, sempre disponibile e sorridente, si potrebbe arricchire di un’altra pagina. Sì perché l’Associazione Monsignor Giovanni Galliano onlus ha raccolto testimonianze e documentazioni per richiedere che il ‘parroco’ della cattedrale acquese diventi Giusto tra le Nazioni per aver salvato, nel corso della Seconda guerra mondiale, persone di religione ebraica dalla follia nazifascista.

Il 3 maggio, ad Acqui, verrà presentato così alla cittadinanza tutta la documentazione che è stata raccolta negli anni di intensa ricerca, rallentata solo dallo scoppio della pandemia da Covid-19. L’incartamento poi verrà inviata per una prima approvazione e conformità al rigido regolamento che regola questo tipo di intitolazione alla sede di Roma della comunità ebraica. Nel caso in cui tutto dovesse essere a posto la documentazione verrà inviata in Israele allo Yad Vashem, il museo-organizzazione preposto a riconoscere chi merita il titolo di Giusto tra le Nazioni. “Purtroppo sono poche le testimonianze documentali che siamo riusciti a rintracciare, molte di più sono quelle orali che raccontano di come Monsignor Galliano si sia adoperato, soprattutto dall’8 settembre del 1943, a salvare partigiani ed ebrei dalla furia nazifascista“, spiega Salvatore Caorsi, presidente dell’Associazione che – insieme Gabriella Ponzio, Bruno Galizi, Luisa e Vittorio Rapetti – ha raccolto la documentazione necessaria.

Sono circa una ventina gli ebrei che Giovanni Galliano, mettendo a repentaglio la sua vita, sarebbe riuscito a salvare. Alcuni nascosti nei conventi, altri accompagnati in luoghi sperduti e sicuri. Nella documentazione raccolta spicca su tutti la storia di un certo Jona Ippoliti e delle sue due sorelle. Le prime vennero accolte in un convento di suore mentre il secondo venne accompagnato dallo stesso sacerdote, in una marcia lunga ed estenuante, fatta tutta a piedi, sino nel savonese dove avrebbe poi trovato la salvezza. Una storia che venne raccontata una volta dallo stesso Monsignore e di cui si hanno i dettagli maggiori. “La speranza è che sia proprio la dovizia di particolari legati alla storia di Ippoliti che possa convincere lo Yad Vashem a inserire Giovanni Galliano tra i Giusti tra le Nazioni“, spiega ancora Caorsi. Sulle date non si hanno ancora certezze, se Roma dovesse dare il via libera si pensa che si dovrà aspettare circa un anno per ricevere un giudizio finale.

Condividi