4 Maggio 2022
05:00
Droghe, farmaci e alcol “per fare serata”. Quadruplicati gli accessi di giovani al Ser.D
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Il potere “drogante” delle sostanze stupefacenti è in continua e costante crescita. Lo hanno sottolineato nelle scorse settimane i Carabinieri del Comando provinciale di Alessandria e lo confermano anche i dati raccolti dal Ser.D. L’attività di “Drug checking” portata avanti dal Dipartimento di Patologia delle Dipendenze dell’Asl Al, in collaborazione con il Disit dell’Università del Piemonte Orientale, permette di monitorare la diffusione di droghe e “nuove droghe” e sta mettendo in luce anche un preoccupante aumento di consumo e dipendenza tra i più giovani. L’equipe multidisciplinare del Dipartimento segue circa 2300 persone in tutto l’Alessandrino e ogni anno registra in media 400 nuovi accessi. Di questi, oggi la metà riguarda giovani tra i 16 e i 24 anni. Il numero di ragazzi che si rivolge al Ser.D è praticamente “quadruplicato“ in una decina di anni, ha osservato con preoccupazione il direttore del Dipartimento, Luigi Bartoletti.
Internet facilita il commercio anche di nuove sostanze “di cui spesso non si conosce la composizione, con tutti i conseguenti rischi per chi le assume e difficoltà degli operatori sanitari che devono intervenire in caso di malore del consumatore“. È sempre più diffuso, poi, quello che il direttore del Ser.D chiama “lo spaccio tra pari”. Le droghe non si acquistano più solo da persone che vivono “ai margini della società” ma si comprano “dagli amici“: “C’è chi acquista la sostanza da quello che potremmo definire “lo spacciatore all’ingrosso” e poi la rivende ai compagni di scuola e agli amici per fare serata”. Anche i giovani scontano gli effetti dell’uso di sostanze sempre più spesso “potenziate” o “modificate” per aumentare la dipendenza, e quindi il consumo. “Durante il lockdown abbiamo notato segni della dipendenza fisica in alcune persone che assumevano cocaina. Normalmente questa sostanza crea una dipendenza diversa, di tipo psicologico. Abbiamo quindi deciso di fare dei test rapidi e scoperto che in un numero comunque esiguo di casi vi era una positività a fentanyl oppure ossicodone, di cui i pazienti riferivano di non essere a conoscenza”.
Queste sostanze abbassano “i picchi di euforia” della cocaina ma, finito l’effetto, causano una sindrome simile a quella influenzale che provoca malessere e dolori fisici che spingono il consumatore ad andare di nuovo alla ricerca di cocaina per placarli: “È l’oppioide di taglio, quindi, ad agganciare il consumatore e viene usato proprio per aumentare la dipendenza dalla cocaina”. Sono diffuse anche alcune droghe “dissociative” come la ketamina, un farmaco analgesico che crea una “elevatissima dipendenza“: “C‘è chi fa vere abbuffate di questa sostanza, con conseguenti quadri dissociativi evidenti e disturbi psicotici gravi”.
Il Ser.D sta poi riscontrando un aumento di disturbi psichici anche tra chi fa uso di cannabinoidi. “Era raro in questi casi osservare breakdown psicotici. Ovviamente non capita a tutti ma da quando è entrato in commercio “il fumo” con un maggiore dosaggio di Thc stiamo riscontrando casi di disturbi d’ansia, attacchi di panico, fino a crisi psicotrope acute. Praticamente, sostanze storicamente sedative stanno diventando psicostimolanti”. Gli effetti delle droghe per Bartoletti sono “la nuova frontiera della psichiatria”: “Studi condotti in America ci dicono che chi usa sostanze euforizzanti in età giovanile ha 3 volte più possibilità di manifestare una patologia psichiatrica, dalle forme lievi come disturbi d’ansia o attacchi di panico fino a forme gravi come le psicosi”.
Per il direttore del Ser.D “non ha senso” parlare di droghe “leggere” o “pesanti: “Se ogni volta che faccio serata devo usare sostanze per divertirmi oppure devo farne uso per calmarmi sono dipendente. Non è tanto il tipo di droga o la sua definizione, quindi, ma la quantità e la frequenza di utilizzo a farla comunque diventare pericolosa, con possibili danni per la salute fisica e psichica”.