10 Maggio 2022
07:10
Dalla musica sulle navi alla morte all’Hotel Londra: la storia di Albertino Faravelli
TORTONA – La tragedia avvenuta ad Alessandria all’Hotel Londra non avrà mai una spiegazione plausibile, nemmeno quando sarà svelato il perché di quella aggressione. La morte violenta di una persona infatti non è mai spiegabile. Così la storia di Albertino Faravelli, ucciso all’Hotel Londra, rientrerà in una pagina dolorosa del territorio. Un uomo di 69 anni a un passo dalla pensione, innamorato della musica. Proprio lei aveva riempito la sua vita e, raccontano gli amici, anche la sua stanza, fatta di ricordi appesi alla parete, tra foto insieme ad artisti e colleghi. Albertino aveva infatti un passato sulle navi da crociera, un mondo sull’acqua, fatto di serate dolci a regalare emozioni.
La passione per la musica era stata accelerata dallo zio, il Maestro Remo Panario che rese ancora più concreta la vena artistica di Faravelli. Un talento riconosciuto da tanti premi canori e una vocazione allo spettacolo dimostrata, per esempio, dalla vittoria, a “La Fiera dei Sogni” in tv. Era il 1963. Sulla Stampa di allora si leggeva: “Il secondo nuovo concorrente della rubrica del secondo canale sarà “un ..bambino di Tortona, Albertino Faravelli, il quale si prepara a dire tutto quello che sa, e pare che sia molto, sulle favole e sui loro personaggi. Se supererà le prove, potrà realizzare un sogno abbastanza in carattere con l’argomento scelto: visitare con il padre Disheyland, il grande parco di divertimenti che Walt Disney ha costruito per la gioia dei ragazzi americani“. Quel sogno lo realizzò davvero, aveva solo 10 anni. Poi, appunto, una vita in mezzo al mare a cantare e a suonare le tastiere. Dopo tanto tempo tornò a terra, per arrivare alla pensione e quindi al meritato riposo dopo anni di lavoro. Nessuno poteva immaginare un finale del genere.