Autore Redazione
martedì
1 Settembre 2015
14:49
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Cronaca - Alessandria

Addio a Gianfranco, che “aveva sempre il coraggio di dire quello che pensava”

Addio a Gianfranco, che “aveva sempre il coraggio di dire quello che pensava”

ALESSANDRIA – “Aveva sempre il coraggio di dire quello che pensava“. È stato ricordato così il sindacalista Gianfranco Marchesotti, mancato sabato pomeriggio dopo una lunga malattia. Un uomo che, ha detto, Pier Massimo Pozzi, Segretario Organizzativo Regionale della Cgil, “è stato un esempio e che dovremo ricordare con il suo lavoro. La scomparsa di Gianfranco lascia un vuoto di idee; perdiamo il suo modo di essere critico, di essere rompiscatole sempre con l’idea di mettere insieme le cose, e di trovare lealmente soluzioni migliori per i lavoratori. Lui aveva la forza di rompere gli schemi, è sempre stato in minoranza, non gli piaceva stare in maggioranza. Gianfranco insisteva sulla necessità di avere più coraggio per arrivare ai cambiamenti giusti per il bene del sindacato.”

Tanti amici hanno voluto salutare un simbolo della Cgil, “un leader venuto meno e di cui questa città continua ad avere sempre più bisogno – ha spiegato Fabio Scaltritti, della Comunità San Benedetto al Porto.” Oltre a lui, anche gli amici ‘No Tav’, Giorgio Airaudo, molti politici e le tante persone che negli anni hanno percorso assieme confronti, riunioni, militanze e discussioni.

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