7 Settembre 2015
22:04
Sul Brennero agricoltori schierati per fermare i prodotti spacciati per ‘made in Italy’
ITALIA – Gli agricoltori sono pronti a sbarrare la strada all’invasione dei prodotti spacciati per italiani. Coldiretti infatti da lunedì sta presidiando il valico del Brennero con migliaia di agricoltori di diverse regioni italiane per denunciare gli effetti dei ritardi e delle omissioni dell’Unione Europea che favoriscono le speculazioni, provocano l’abbandono delle campagne con effetti irreversibili sull’occupazione, sull’economia e sull’ambiente. L’obiettivo è quello di fermare alla frontiera i prodotti spacciati come Made in Italy che sempre più ledono il patrimonio enogastronomico italiano, oltre ad ingannare i consumatori.
“Autobotti, camion frigo, container saranno verificati senza tregua per smascherare il “finto Made in Italy”, dai prosciutti ai pomodori, ma anche il commercio di surrogati e sottoprodotti che abbassano la qualità, come le polveri di latte e le cagliate utilizzate, al posto del vero latte, per produrre i formaggi. Continuiamo – ha affermato Roberto Paravidino presidente di Coldiretti Alessandria – la nostra battaglia a difesa del Made in Italy: non è ammissibile che l’Europa chiuda le frontiere ai profughi e le apra ai traffici alimentari che danneggiano pesantemente i nostri agricoltori ed i consumatori. Queste contraffazioni ed usurpazioni, unitamente ai tentativi di inganno come l’utilizzo della polvere di latte per la produzione dei nostri formaggi, mettono seriamente a rischio il settore agricolo“.
“Al Brennero – ha aggiunto Simone Moroni direttore di Coldiretti Alessandria – ci batteremo, ancora una volta, contro l’imitazione dei prodotti italiani all’estero, piaga notevole, come dimostrano i dati dell’ italian sounding che vale 60 miliardi.”