6 Giugno 2022
17:46
Piemonte e sindacati trovano l’accordo: stabilizzazione in 2 anni di 1137 operatori sanitari
PIEMONTE – È stato siglato l’accordo tra Regione e organizzazioni sindacali che stabilizzerà, nel prossimo biennio, 1137 operatori sanitari piemontesi in possesso dei requisiti nazionali previsti dal Governo (ovvero aver maturato al 30 giugno 2022 18 mesi di servizio di cui almeno 6 nel periodo Covid). 656 saranno assunti a tempo indeterminato, subito, nel 2022, e il resto nel 2023. Per farlo sono stati stanziati 58 milioni di euro e le coperture ci sono già, ha puntualizzato Alberto Cirio, Presidente del Piemonte, che ha anche aggiunto come questo passo avanti in tema di lavoro si faccia “in equilibrio finanziario e senza debiti perché noi non ne vogliamo fare“. Nel bilancio delle aziende sanitarie del Piemonte, inoltre, verranno garantiti dalla Regione 8 milioni di euro di risorse straordinarie per la proroga fino a fine anno dei contratti a tempo determinato del personale sanitario e socio-sanitario in scadenza nel secondo semestre del 2022, ritenuti necessari ai fabbisogni delle aziende sanitarie, ma privi dei requisiti previsti dal Governo per la stabilizzazione, in tutto circa 530 professionalità. L’accordo prevede poi l’impegno nella definizione e applicazione del decreto Calabria relativamente alla possibilità di revisione del limite di spesa per il personale. Fermo restando il rispetto dell’equilibrio economico e finanziario del servizio sanitario regionale, è stato quindi definito un incremento del 2% per il 2022, del 3 % per il 2023 e del 5% per il 2024. L’accordo, ha aggiunto Massimo Esposto della Cgil, “rappresenta un passo avanti sul fronte del precariato e un’opportunità per il futuro sebbene sia un punto di inizio per la stabilizzazione anche perché è arrivato il momento che la politica tutta allarghi le maglie economiche“. Un nuovo approccio necessario, ha confermato Roberto Scassa della Uil, “per aprire una nuova stagione che offra ricambi stagionali, e superi i vincoli di legge che ci impediscono di aumentare risorse per il personale e di incrementare le risorse destinate ai lavoratori“. In qualche modo tuttavia “era necessario dare risposte ai professionisti” ha rimarcato per la Cisl Alberto Bertaina. “Un accordo storico” insomma, ha spiegato Daniele Baldinu della Fials, anche se “c’è molto ancora da fare sul turnover che impegnerà tutti nei prossimi anni“, soprattutto “per dare al sistema qualità e non solo quantità” hanno concluso Salvatore Orifici e Claudio Delli Carri di Fsi Usae e Nurisng Up . Un percorso avviaot per dimostrare che la “Politica ha capito l’importanza della sanità“, ha precisato Alberto Cirio, affiancato dall’assessore Luigi Icardi soddisfatto a sua volta per una convenzione “in cui ognuno ha fatto un passo verso l’altro e che ora permetterà di far lavorare gli operatori in modo più sereno e sicuro“. Tutte le parti hanno infine ribadito che l’accordo rappresenterà un punto di partenza e non un punto di arrivo per garantire servizi migliori per la Sanità piemontese.