Autore Redazione
giovedì
9 Giugno 2022
16:45
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Cronaca - Alessandria

“Manca il personale, ferie a rischio”: stato di agitazione all’Asl di Alessandria

“Manca il personale, ferie a rischio”: stato di agitazione all’Asl di Alessandria

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – I sindacati Cse Sanità, Nursind, Ugl Salute e Cub Sanità hanno proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti dell’Asl di Alessandria. Le parti sociali hanno alzato la voce rispetto alla carenza di personale.In prossimità della stagione estiva l’azienda non è nelle condizioni di garantire al personale dipendente la fruizione delle ferie” hanno sottolineato i sindacati che imputano all’Azienda di non aver proceduto “alla stesura e alla formalizzazione della graduatoria degli Operatori Socio Sanitari dell’ultimo concorso (tenutosi durante il mese di Marzo 2022) e la mancata volontà di attingere alla graduatoria del concorso tenutosi presso l’ASL di Vercelli. La situazione è notevolmente aggravata dalle sospensioni dei dipendenti che non hanno aderito alla campagna vaccinale, un personale visto come minaccia e non come risorsa oltre alla mancata definizione del futuro degli stessi”.

“Riteniamo” hanno sottolineato i sindacati “che quanto fino ad ora indicato dalle direzioni aziendali sia insufficiente a garantire il diritto alle ferie, se non a costo di portare allo stremo il personale attualmente in forza. Sono poi inaccettabili le esigue risorse amministrative neoassunte. Ribadiamo che le stesse direzioni non si stanno impegnando o stanno tergiversando per trovare soluzioni per il personale. Invitiamo tutti i membri della rsu ad una puntuale cooperazione atta a definire le azioni necessarie per risolvere questo immediato e concreto problema. Questa situazione è nota come possa aggravare le già deficitarie prestazioni per l’utenza, già difficili in era pre-Covid”.

In una lettera alla Prefettura e alla direzione Asl, inoltre, sono state elencate in sintesi le motivazioni che hanno portato alla proclamazione dello stato di agitazione:

-carenza di personale per ogni profilo professionale (dovuta alla mancata sostituzione del personale sospeso, in pensionamento o precedentemente carente);
-prestazioni aggiuntive;
-blocco immotivato delle mobilità volontarie interne;
-mancata applicazione normativa in merito allo smart working;
-mancata indizione nuovi bandi incarichi di funzione personale amministrativo, tecnico, sanitario;
-disallineamento tra Organico previsto dalle DGR e quello approvato dall’Asl Al;

“Nonostante le numerose richieste di risoluzione dei conflitti in materia e l’unitarietà delle posizioni assunte da parte sindacale, l’Azienda dopo più di un anno dall’insediamento dei nuovi vertici, non ha fornito sufficienti e fattibili risposte alle legittime aspettative del personale espresse in svariate occasioni. Basti pensare a quanto accaduto nel corso dell’ultimo incontro ufficiale del 1 Giugno, quando la rappresentanza di parte pubblica dell’ASL AL si era impegnata a comunicare alla parte sindacale una vera risoluzione della tematica mobilità, impegno però disatteso e rimandato ad altro tavolo sindacale. La situazione ha superato ampiamente i limiti della tollerabilità, traducendosi in pesanti criticità per tutti i lavoratori. Ci riserviamo ulteriori iniziative di mobilitazione qualora la richiesta di raffreddamento e conciliazione di cui alla presente non fosse accolta nei termini previsti”.

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