Autore Redazione
venerdì
8 Luglio 2022
14:17
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Cronaca - Piemonte

Le imprese piemontesi (e alessandrine) resistono a guerra e rincari

Le imprese piemontesi (e alessandrine) resistono a guerra e rincari

PIEMONTE – Nonostante la guerra in Ucraina, l’escalation dell’inflazione e l’aumento dei prezzi delle materie prime resiste il clima di fiducia delle imprese piemontesi che sembrano ancora sfruttare il buon impulso della ripresa post-Covid. Questa è l’indicazione che arriva dall’indagine congiunturale realizzata a giugno da Unione Industriali Torino e Confindustria Piemonte su un campione di quasi 1.200 imprese manifatturiere e dei servizi di tutta la regione.

Gli indicatori non si discostano in misura significativa dai livelli di marzo e dicembre. Le previsioni relative a produzione, ordini e occupazione restano positive, sugli stessi valori di marzo, scende ulteriormente il ricorso alla cassa integrazione. Sono stabili gli investimenti mentre continua a peggiorare la redditività, in coerenza con i forti aumenti dei costi degli input energetici e delle commodity. Oltre 3 aziende su 4 segnalano aumenti dei costi delle materie prime e dell’energia.

A livello territoriale, gli indicatori sono favorevoli per le imprese torinesi (+18,2% contro una media regionale del +13,3%) e si mantengono positivi in tutte le aree, con la sola eccezione di Vercelli (-2,1%). In particolare Alessandria, Canavese, Novara, Torino e Verbania hanno attese sulla produzione superiori alla media regionale (rispettivamente +21,9%, +16,0%, +19,8%, +18,2% e +20,0%). Le altre province registrano saldi più prudenti: Asti +10,8%, Cuneo +10,4% e Biella +3,6%. Per quanto riguarda i settori, le valutazioni più incoraggianti vengono dalla meccatronica, da edilizia e indotto, cartotecnica e alimentare. Continua il periodo non brillante di chimica e manifatture varie. Contrariamente a quanto osservato in passato, le previsioni delle imprese di minori dimensioni sono allineate o addirittura migliori della media.

Le nostre imprese dimostrano una grande e persino sorprendente capacità di reazione e di adattamento. Nonostante le difficoltà ha no continuato a investire“, commenta Giorgio Marsiaj, presidente dell’Unione Industriali di Torino. “Le imprese sanno reagire e hanno assorbito i rincari vertiginosi di energia e materie prime. I prossimi mesi saranno difficili, servono azioni concrete“, sottolinea Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte.

Foto Unsplash

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