Autore Redazione
giovedì
21 Luglio 2022
12:07
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Cronaca - Alessandria

Arrobbio lascia la presidenza di Amag, Lega Alessandria: “Con lui il Gruppo è tornato all’avanguardia”

Arrobbio lascia la presidenza di Amag, Lega Alessandria: “Con lui il Gruppo è tornato all’avanguardia”

ALESSANDRIA – Paolo Arrobbio non sarà più il presidente di Amag dopo la scadenza in questi giorni della sua presidenza. “Quattro anni fa, accettò la sfida quasi impossibile di guidare una multiutility come Amag, ridotta dal centrosinistra in condizioni più che precarie, per non usare termini troppo forti. Con un lavoro quotidiano fatto di impegno, competenze e abnegazione è riuscito da un lato a risanare conti ampiamente deficitari, saldando i debiti con i fornitori e riconquistando la fiducia del sistema bancario, all’epoca assolutamente perduta. Dall’altro lato ha saputo guardare al futuro, e avviare progetti di assoluta eccellenza, dalla smart city alle comunità energetiche”, commenta il Gruppo Consiliare e il Direttivo della Lega di Alessandria a ringraziamento dell’operato del Presidente del Gruppo scelto proprio dall’amministrazione Cuttica.

Arrobbio, infatti, non presenterà più la sua candidatura. “In coerenza con il proprio percorso il presidente non ha voluto presentare la propria ricandidatura alla guida del Gruppo, di cui in questi giorni si rinnoveranno completamente i vertici. Anche qui, vale la pena sottolineare che, mentre il centro sinistra prima delle elezioni comunali del 2017 blindò i propri manager, con contratti in scadenza due anni dopo il mandato del sindaco, la Giunta Cuttica ha scelto la strada della trasparenza, lasciando alla nuova amministrazione, come giusto che sia, la possibilità di scegliere i manager che dovranno guidare la capogruppo Amag spa, e le diverse controllate, nei prossimi tre anni. Al nuovo sindaco non possiamo che augurare di riuscire ad individuare figure che abbiano almeno la metà delle competenze e della passione del Presidente Arrobbio. Perché Alessandria e i tanti altri comuni soci di minoranza di AMAG non debbano ritrovarsi punto e a capo, con importanti progetti già avviati mandati in soffitta o in stand by, e magari con la multiutility svenduta a qualche grande player del mercato nazionale”.

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