2 Agosto 2022
15:36
Quattro anni fa ci lasciava don Armano: “Il suo lavoro alla base dell’Archivio Digitale della Benedicta”
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Quattro anni fa ci lasciava don Gian Piero Armano. Sacerdote e professore alessandrino ed ex presidente dell’Associazione Memoria della Benedicta, don Armano ha unito alla missione spirituale una altrettanto alta missione laica: trasmettere la memoria e i valori della Resistenza.
Nella sua vita ha raccolto documenti e oggetti che raccontano la vita dei partigiani e ha realizzato documentari e reportage sul rastrellamento nazifascista con dettagliate ricostruzioni storiche e testimonianze inedite dei partigiani superstiti. Tutto il grande lavoro di “manutenzione della Memoria” di don Armano è racchiuso nel prezioso fondo che porta il suo nome. Un patrimonio composto da dodici faldoni di documenti che l’Associazione Memoria della Benedicta sta ora inserendo nell’Archivio Digitale.
“Don Armano – ha ricordato il presidente dell’Associazione Memoria della Benedicta, Daniele Borioli – ha abbandonato la sua vita terrena in coincidenza simbolica con l’anniversario della dolorosissima strage della Stazione di Bologna. Memorie tragiche che si incrociano. Gian Piero è stato uno straordinario manutentore della Memoria e il suo operato intelligente e paziente ha indicato a tutti noi una strada precisa da seguire. Il ricco archivio che ci ha lasciato, conservato presso l’Isral, è stato ordinato ed inventariato. Adesso è in corso la digitalizzazione delle decine di interviste a testimoni che presto verranno messe a disposizione di tutti nel nascente Archivio Digitale della Benedicta.”
Il progetto di Archivio Digitale è finanziato dall’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte e dalla fondazione CRAL nell’ambito del Bando Storia e Memoria 1921. Questo progetto, di alto valore scientifico, consentirà di valorizzare al meglio e di divulgare uno straordinario patrimonio di documentazione storica. Nei prossimi mesi sono previsti importanti appuntamenti di presentazione pubblica di questo lavoro. Come ricorda Chiara Lombardi, segretaria dell’Associazione: “È il modo migliore, più innovativo e più vivo di rendere omaggio a Gian Piero Armano.”